Panetta: le banche solide devono investire per rilanciare l’economia

Panetta: le banche solide devono investire per rilanciare l'economia

Panetta: le banche solide devono investire per rilanciare l'economia

Matteo Rigamonti

Ottobre 28, 2025

Milano, 31 maggio 2024 – Il sistema bancario italiano, tra i più solidi e redditizi in Europa, deve ora giocare la sua partita per sostenere la crescita del Paese. È l’appello che arriva da Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, intervenuto oggi alla Giornata del Risparmio organizzata dall’Acri, nella storica cornice di Palazzo Marino.

Panetta: “Banche forti, ma serve sostegno concreto all’economia”

Di fronte a una platea di banchieri, istituzioni e imprenditori, Panetta ha riconosciuto la forza del sistema bancario italiano. “Nel complesso, il nostro sistema è solido, ben capitalizzato e tra i più profittevoli d’Europa”, ha detto. Un dato che riflette i risultati del primo trimestre, con utili in crescita per i grandi gruppi come Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM. Ma il governatore ha voluto evitare facili entusiasmi: “Le risorse messe insieme in questa fase positiva devono servire a sostenere davvero l’economia”.

Credito alle imprese, la vera sfida

Al centro del discorso c’è il credito alle imprese. Panetta ha lanciato un messaggio chiaro: “Non possiamo lasciare a secco le aziende con buone prospettive di crescita”. Un richiamo diretto ai banchieri presenti, in un momento in cui i prestiti alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, mostrano un leggero calo. Secondo i dati della Banca d’Italia, la contrazione è contenuta, e i rischi restano sotto controllo. Merito anche delle buone condizioni finanziarie delle aziende, favorite dai prestiti garantiti dallo Stato negli ultimi anni.

La sfida europea: redditività in crescita, ma attenzione

Il quadro europeo vede le banche italiane tornare in prima fila. I dati della Bce di fine aprile mostrano che la redditività media delle banche italiane ha superato quella di molte concorrenti tedesche e francesi. Dietro questo risultato, spiegano gli esperti presenti, c’è una gestione prudente dei crediti problematici e un attento controllo dei costi. Tuttavia, Panetta mette in guardia: “Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. La solidità patrimoniale non deve farci perdere di vista le esigenze dell’economia reale”.

Reazioni e prospettive per il 2024

Tra i presenti, il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, ha accolto positivamente l’intervento: “Le fondazioni sono pronte a fare la loro parte per sostenere la crescita”, ha detto a margine. Anche rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, come Carlo Bonomi di Confindustria, hanno sottolineato l’importanza di mantenere aperti i canali di credito, soprattutto in un momento in cui la domanda interna rallenta. Le prime stime della Banca d’Italia indicano una crescita del Pil italiano dello 0,8% per il 2024, ma molto dipenderà dalla capacità delle banche di accompagnare questa ripresa.

Un gesto che parla più delle parole

Al termine dell’intervento, poco prima di mezzogiorno, Panetta si è avvicinato a Francesco Profumo per una stretta di mano durata qualche secondo. Due mondi diversi, quello della vigilanza e quello delle fondazioni, che si incontrano e si cercano. Un gesto semplice, forse scontato, ma che non è passato inosservato nella sala.