Tajani: l’Africa trova voce in Europa con noi

Tajani: l'Africa trova voce in Europa con noi

Tajani: l'Africa trova voce in Europa con noi

Matteo Rigamonti

Ottobre 28, 2025

Nouakchott, 10 giugno – Questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Nouakchott, la capitale della Mauritania, dando il via a una missione diplomatica di tre giorni in Africa. Al suo fianco il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’obiettivo è chiaro: rilanciare il dialogo tra Italia e Africa, abbandonando vecchi schemi per costruire nuove alleanze.

Italia e Africa: una sfida da vincere

Consideriamo i Paesi africani nostri amici”, ha detto Tajani poco dopo l’arrivo, intorno alle 9.30 ora locale, davanti a una piccola delegazione di funzionari e giornalisti. Ha sottolineato la volontà dell’Italia di “diventare sempre più la voce dell’Africa in Europa”, puntando sul vantaggio geografico e storico del nostro Paese: “Siamo il Paese più vicino all’Africa, conosciamo la mentalità, i problemi, la realtà”.

Le parole arrivano in un momento delicato, con flussi migratori in aumento, crisi alimentari e tensioni geopolitiche che mettono alla prova i rapporti tra Europa e Africa. Tajani ha assicurato che l’Italia farà tutto il possibile per fare un salto di qualità in questa direzione. Fonti della Farnesina parlano di nuovi accordi economici e progetti di cooperazione in arrivo.

Materie prime e sviluppo: la proposta italiana

Nel corso dell’incontro con le autorità locali, Tajani ha toccato un tema cruciale: le materie prime. “L’Africa è un continente ricco di risorse, ma in alcune zone la povertà è ancora un problema”, ha detto. “L’Italia può portare il suo know-how e aiutare lo sviluppo”.

La proposta italiana è semplice: “Se vogliamo evitare logiche coloniali, dobbiamo sostenere l’estrazione e la lavorazione delle materie prime direttamente lì, per poi comprarle e utilizzarle in Italia”. Un modello che, secondo il ministro, porterà vantaggi sia ai Paesi africani sia alle imprese italiane. “È una strada diversa, senza neocolonialismi”, ha concluso.

Sicurezza e cooperazione: un binomio strategico

La presenza di Piantedosi non è casuale. La Mauritania è un punto chiave per i flussi migratori verso l’Europa. Nel 2023, oltre 6.000 migranti sono passati da qui verso le Canarie, una rotta sempre più frequentata. Il ministro incontrerà le autorità locali per parlare di sicurezza delle frontiere e contrasto ai trafficanti.

Secondo fonti della delegazione, si discuterà anche di formazione per le forze di polizia locali e di aiuti alle comunità più vulnerabili. Un approccio che punta a intervenire sulle cause profonde delle migrazioni, come spiegato da un funzionario della Farnesina.

L’Italia, ponte tra Africa ed Europa

Tajani ha ribadito la voglia di far diventare l’Italia “la voce dell’Africa in Europa”. Un ruolo importante, che significa mediare tra le esigenze africane e le politiche europee su commercio, investimenti e migrazioni. Nei prossimi giorni la missione proseguirà in altri Paesi dell’Africa occidentale, con tappe a Dakar e Abidjan.

Il viaggio fa parte del cosiddetto Piano Mattei, la strategia del governo Meloni per rafforzare la presenza italiana in Africa. L’obiettivo, secondo fonti diplomatiche, è costruire rapporti “alla pari”, superando vecchie logiche. “Solo così”, ha detto un membro della delegazione, “potremo parlare davvero di cooperazione”.

Accoglienza tra interesse e prudenza

A Nouakchott, l’arrivo dei ministri è stato accolto con attenzione ma anche con una punta di cautela. Un funzionario mauritano del Ministero degli Esteri, che ha preferito restare anonimo, ha commentato: “Abbiamo bisogno di partner affidabili, non solo di promesse”. Nel pomeriggio è previsto un incontro con rappresentanti della società civile e imprenditori locali.

Il programma di domani prevede la visita a un centro di formazione professionale finanziato dall’Italia. Sono in agenda anche colloqui su energia rinnovabile e agricoltura sostenibile. Temi concreti, che – almeno nelle intenzioni – dovrebbero segnare una svolta nei rapporti tra Italia e Africa.

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