Csc: previsioni ottimistiche per la produzione nonostante un leggero calo

Csc: previsioni ottimistiche per la produzione nonostante un leggero calo

Csc: previsioni ottimistiche per la produzione nonostante un leggero calo

Giada Liguori

Ottobre 29, 2025

Milano, 2 novembre 2023 – Le grandi aziende industriali italiane guardano avanti con un cauto ottimismo, nonostante un leggero calo nelle aspettative registrato a ottobre. Lo rivela l’ultima indagine lampo sulla produzione industriale di Confindustria, che ha coinvolto le principali imprese associate in tutto il Paese.

Quasi metà delle aziende punta a far crescere la produzione

Dai dati raccolti emerge che il 46,3% delle grandi imprese industriali si aspetta un aumento della produzione nei prossimi mesi. Gli analisti di Confindustria definiscono questa crescita “moderata o rilevante”. Pur in calo rispetto alle rilevazioni precedenti, resta un segnale positivo per il settore. “Il quadro generale è favorevole, anche se si sente una certa prudenza”, ha detto un dirigente dell’associazione contattato nel pomeriggio.

Domanda e ordini tornano a spingere il settore

A ottobre il saldo tra domanda e ordini è tornato a salire, arrivando al 5,2%, dopo aver toccato lo zero il mese prima. Un’inversione di tendenza che, secondo gli esperti, rappresenta il vero motore della produzione industriale. “La ripresa degli ordini è un segnale incoraggiante”, ha commentato un responsabile commerciale di una multinazionale lombarda. Rimangono però i rischi legati alla volatilità dei mercati internazionali e alle tensioni geopolitiche, da tenere d’occhio.

Oltre un terzo delle aziende prevede stabilità, ma non mancano timori

Più di un terzo delle imprese (35,1%) si aspetta di mantenere stabile la produzione, mentre il 18,6% teme una riduzione nei prossimi mesi. Una quota non trascurabile, che riflette le incertezze su costi energetici e difficoltà nell’approvvigionamento di alcune materie prime. “Non prevediamo scossoni importanti, ma il clima resta prudente”, ha ammesso il direttore generale di un gruppo metalmeccanico.

Manodopera, qualche segnale di miglioramento

Sul fronte del personale, le aziende mostrano qualche segnale di sollievo. Il saldo sulla disponibilità di manodopera è salito allo 0,8% a ottobre, rispetto allo 0,2% di settembre. Segno che trovare lavoratori qualificati sta diventando un po’ più semplice, anche se resta una sfida per molti. “La ricerca di tecnici specializzati è ancora complicata”, ha riconosciuto un responsabile delle risorse umane di una società emiliana.

Costi di produzione in lieve calo, ma resta il segno meno

I costi di produzione continuano a pesare. A ottobre il saldo migliora leggermente, passando da -5,3% a -4,2%, a indicare una lieve riduzione delle pressioni sui prezzi di materie prime ed energia. Ma la svolta non c’è ancora. “I margini restano sotto stress”, ha spiegato un imprenditore veneto del settore chimico.

Industria italiana, un quadro a due facce

In sintesi, l’indagine di Confindustria disegna un settore che, tra luci e ombre, mantiene una certa fiducia. La maggior parte delle grandi imprese guarda con moderato ottimismo ai prossimi mesi, spinta dalla ripresa della domanda e da un mercato del lavoro leggermente più favorevole. Restano però sul tavolo i dubbi su costi e scenari internazionali. Sarà nei prossimi mesi che si capirà se questa fase di relativa calma potrà trasformarsi in una ripresa più solida e diffusa.

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