Crotone, 28 ottobre – Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha scelto di dimettersi oggi, a poche ore dall’accusa di aver aggredito fisicamente il consigliere comunale Ernesto Ioppoli durante una riunione ufficiale. La notizia è arrivata nel primo pomeriggio con una nota ufficiale. La decisione segue la denuncia pubblica di Ioppoli e la richiesta di dimissioni da parte di undici consiglieri di minoranza. Voce ha spiegato che il suo gesto vuole “riportare un clima di serenità politica e amministrativa” in città.
Voce lascia dopo l’aggressione: “Serve un gesto, non solo parole”
“Le istituzioni devono dare l’esempio, mantenere equilibrio e rispetto”, ha scritto Voce poco dopo le 15, evitando toni polemici o giustificazioni. “Non voglio alimentare polemiche né cercare scuse. Offro le mie scuse sincere a Ioppoli e a tutta la città”. Poi la decisione definitiva: “Quando le parole non bastano, serve un gesto. Per senso di responsabilità mi faccio da parte”.
Il clima in Comune, già teso da settimane per alcune questioni urbanistiche, è esploso dopo la denuncia di Ioppoli. Solo nel tardo pomeriggio, con la consegna ufficiale della lettera, si è chiuso almeno sulla carta questo capitolo.
Calci e pugni in consiglio: la ricostruzione di Ioppoli
Ernesto Ioppoli, in una nota diffusa stamattina, ha raccontato che l’aggressione è avvenuta durante una riunione convocata dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, neo consigliere regionale. L’incontro si è tenuto nella sala consiliare di via Mario Nicoletta e riguardava la costruzione di nuovi alloggi popolari in via Israele, nel quartiere Tufolo.
Oltre a Ferrari e al sindaco Voce, erano presenti l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco e diversi consiglieri. “La discussione si è accesa – ha detto Ioppoli – quando ho ricordato di essere il rappresentante del quartiere vicino a via Israele”. Secondo il suo racconto, Voce avrebbe minimizzato il suo ruolo e i voti ottenuti alle ultime elezioni. Poi la violenza: “Mi ha colpito con due pugni alle spalle e un calcio a una gamba”.
Tensione in aula e la denuncia formale
La situazione in consiglio si è subito fatta rovente. Alcuni presenti, tra cui l’assessore Greco, hanno cercato di fermare il sindaco. “Ringrazio chi mi ha trattenuto – ha detto Ioppoli – altrimenti sarei finito al pronto soccorso”. Il consigliere ha già incaricato i suoi avvocati di procedere per vie legali.
Nel frattempo, undici consiglieri di minoranza hanno firmato un documento chiedendo le dimissioni immediate di Voce: “Un sindaco che usa la violenza, fisica o verbale, tradisce la fiducia dei cittadini e perde ogni legittimità morale”.
Un clima politico sempre più teso in città
La vicenda ha scosso la politica locale. In Comune si respira un’aria pesante: corridoi silenziosi, telefoni che squillano senza risposta, assessori che parlano a bassa voce davanti agli uffici chiusi. Nessuno si sbilancia sul futuro dell’amministrazione.
Secondo fonti vicine alla maggioranza, la tensione tra Voce e alcuni consiglieri era salita negli ultimi mesi, soprattutto su temi urbanistici e la gestione delle emergenze abitative. La questione degli alloggi in via Israele aveva già provocato divisioni e proteste nel quartiere Tufolo.
Cosa succede ora dopo le dimissioni
Con l’addio di Voce, per la città si apre una fase di incertezza. Il vicesindaco dovrebbe prendere l’incarico ad interim, in attesa di un eventuale commissario prefettizio. Nel frattempo la Procura di Crotone potrebbe aprire un’indagine: “Valuteremo gli atti che ci arriveranno”, ha detto una fonte giudiziaria contattata da alanews.it.
“Mi auguro che questo passo serva a riportare calma”, ha concluso Voce nella sua lettera. Ma tra i cittadini c’è più confusione che sollievo. Davanti al Comune, in piazza della Resistenza, piccoli gruppi parlano sottovoce: “Non si era mai visto nulla del genere”, confida un anziano su una panchina. Qualcuno, infine, lascia scappare un sorriso amaro: “Forse era ora che qualcuno si prendesse le proprie responsabilità”.
Parametri SEO: dimissioni sindaco Crotone, aggressione consigliere comunale, Vincenzo Voce, Ernesto Ioppoli, politica Crotone, alloggi popolari via Israele, tensione politica Calabria, indagine Procura Crotone
