Federlegnoarredo a Ecomondo 2025: un passo decisivo verso la transizione sostenibile

Federlegnoarredo a Ecomondo 2025: un passo decisivo verso la transizione sostenibile

Federlegnoarredo a Ecomondo 2025: un passo decisivo verso la transizione sostenibile

Matteo Rigamonti

Ottobre 29, 2025

Rimini, 4 novembre 2024 – FederlegnoArredo torna a far parlare di sé a Ecomondo, la fiera internazionale dedicata alla green e circular economy che si tiene da oggi fino al 7 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Per il terzo anno di fila, la Federazione che rappresenta il settore legno-arredo italiano ha scelto di esserci – Hall Sud, stand 107 – con un fitto programma di incontri e dibattiti aperti. L’obiettivo è chiaro: guidare le imprese della filiera verso una transizione sostenibile concreta e condivisa, in linea con le nuove regole europee.

2025, l’anno decisivo per il legno-arredo

Il 2025 si avvicina e segnerà una svolta importante per il mondo del legno-arredo. Da quell’anno entreranno in vigore regolamenti europei come il Ppwr sugli imballaggi e l’Eudr contro la deforestazione. Sono norme che già oggi mettono in difficoltà molti operatori del settore. “I dettagli dell’Eudr non sono ancora del tutto chiari”, ha detto Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, sottolineando quanto sia fondamentale avere regole precise per garantire una vera sostenibilità economica e sociale.

Ma non è tutto. Un altro tema caldo è la Responsabilità estesa del produttore (Epr). La Federazione, insieme alle aziende associate, ha lanciato un progetto pilota per anticipare un possibile obbligo di legge, puntando su tracciabilità delle materie prime e progettazione responsabile. “La nostra presenza a Ecomondo non è solo simbolica, ma una vera rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare”, ha ribadito Feltrin.

Confronto aperto con istituzioni ed esperti

Nei quattro giorni di Ecomondo, FederlegnoArredo organizza tavole rotonde e workshop su temi ambientali e normativi che toccano da vicino la filiera. Ai tavoli si alterneranno rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, esperti di sostenibilità e imprenditori. Il confronto diretto, spiegano dalla Federazione, serve a “rendere più solide le scelte e a costruire un sistema industriale competitivo”.

Tra gli espositori si respira la consapevolezza di doversi preparare a cambiamenti importanti. “La sostenibilità è un percorso che si fa insieme, con imprese e istituzioni italiane ed europee, con coerenza e visione”, ha detto Feltrin. Ma dietro le quinte, tra gli stand, si avverte anche una certa preoccupazione per l’impatto che le nuove regole avranno sui costi e sui processi produttivi.

Innovazione e responsabilità: la filiera italiana si muove

Ecomondo è anche l’occasione per mostrare i primi risultati dei progetti pilota sulla circolarità del legno-arredo. Secondo i dati diffusi dalla Federazione, nel 2023 il settore ha visto crescere gli investimenti in tecnologie per il riciclo e la tracciabilità dei materiali. Un trend che, dicono gli operatori, dovrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi grazie agli incentivi del PNRR e delle politiche europee.

“Portiamo a Rimini la voce di un comparto che già fa bene sulla sostenibilità, ma che vuole fare ancora di più”, ha raccontato Feltrin ai giornalisti ieri pomeriggio, mentre lo stand prendeva forma. Tra scatoloni e materiale informativo, si è capito quanto il tema tocchi anche le piccole imprese. “Serve una transizione che tenga conto di quello che si può davvero fare”, ha aggiunto un imprenditore lombardo, che ha preferito restare anonimo.

Dall’Italia all’Europa: un impegno condiviso

La visione di FederlegnoArredo è chiara: la transizione sostenibile non può arrivare dall’alto. Va costruita giorno dopo giorno, con il dialogo tra imprese, istituzioni e cittadini. Un percorso che guarda all’Europa, ma che nasce in Italia, dalla forza delle sue aziende e dalla qualità dei suoi prodotti. “La transizione ecologica si fa solo con un’azione di sistema”, ha concluso Feltrin.

Nei corridoi della fiera, tra visitatori e addetti ai lavori, si sente la consapevolezza che il futuro del legno-arredo dipenderà dalla capacità di innovare senza perdere la competitività. E da Rimini, in questi giorni, parte un messaggio chiaro: sì alla sostenibilità, ma con pragmatismo e responsabilità condivisa.