Il caso Report: la multa del Garante della Privacy e le rivelazioni su Ghiglia di FdI

Il caso Report: la multa del Garante della Privacy e le rivelazioni su Ghiglia di FdI

Il caso Report: la multa del Garante della Privacy e le rivelazioni su Ghiglia di FdI

Matteo Rigamonti

Ottobre 29, 2025

Roma, 5 giugno 2024 – Il presidente del Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha difeso la multa comminata a Report per la diffusione dell’audio della conversazione tra Federica Corsini e Gennaro Sangiuliano. Secondo lui, la trasmissione di quel file non rispettava i criteri di essenzialità richiesti dalla legge. In un’intervista al Corriere della Sera, Stanzione ha anche spiegato la posizione del componente del collegio Agostino Ghiglia, dopo le polemiche per la sua visita nella sede di Fratelli d’Italia poco prima della decisione dell’Autorità.

Audio diffuso, quando l’informazione perde la misura

Per Stanzione, la multa a Report nasce dalla violazione del “principio di essenzialità dell’informazione”, un concetto che assume ancora più peso quando si parla di conversazioni telefoniche. “L’articolo 15 della Costituzione impone regole più rigide in questi casi”, ha detto il presidente del Garante. In pratica, i giornalisti devono evitare di diffondere dettagli personali che non siano strettamente necessari. Devono limitarsi a ciò che serve davvero per informare il pubblico sui fatti di interesse.

Il nodo, per l’Autorità, è trovare l’equilibrio tra il diritto all’informazione e la tutela della privacy. “Essenzialità significa evitare di pubblicare dati o particolari personali che non servono”, ha ribadito Stanzione. Solo le informazioni indispensabili possono essere rese pubbliche.

Report si difende, ma il Garante non molla

La redazione di Report sostiene che l’audio fosse fondamentale per capire bene i fatti e che fosse stato ottenuto in modo legittimo. Secondo loro, era stato lo stesso Sangiuliano a permettere a Maria Rosaria Boccia di ascoltare la conversazione. Ma Stanzione ha respinto questa versione: “Dai documenti emerge che l’ex ministro non ha mai autorizzato la diffusione a terzi. Questo conferma che la conversazione aveva carattere riservato”.

Un altro aspetto riguarda le conseguenze per Federica Corsini, che ha detto di essersi sentita umiliata dalla pubblicazione. Su questo punto, il Garante valuta “il livello del danno” subito dalla persona interessata. Però Stanzione ha chiarito che non intende fare causa a Report né parlare direttamente con la trasmissione.

Ghiglia a Fratelli d’Italia: polemiche e chiarimenti

Non si placa il dibattito sulla visita di Agostino Ghiglia, membro del collegio del Garante, nella sede di Fratelli d’Italia in via della Scrofa, poco prima della decisione sull’audio. Stanzione si è detto tranquillo: “Ghiglia ha spiegato pubblicamente le ragioni dell’incontro, che non hanno nulla a che vedere con le decisioni del Garante”.

Sulla tempistica, il presidente ha precisato che “lo schema del provvedimento è stato messo a disposizione del Collegio alle 18.15 del 22 ottobre, per poi essere discusso la mattina seguente”. È disponibile un verbale della discussione, consultabile in caso di richiesta di accesso agli atti.

Indipendenza e nomine: le garanzie del Garante

Interrogato sulle critiche che lo collegano al Partito Democratico – Stanzione è stato presidente dell’assemblea provinciale Pd a Salerno nel 2010 – il presidente ha risposto con fermezza: “Svolgo il mio ruolo con piena indipendenza e autonomia di giudizio”. Ha aggiunto che questa indipendenza si vede negli atti adottati, che possono essere impugnati davanti alla giustizia.

Infine, ha ricordato che il Collegio è nominato dalle Camere con la partecipazione di maggioranza e opposizione, di solito in misura paritaria. Un sistema pensato per mantenere equilibrio e autonomia rispetto ai partiti politici.

Il dibattito sulla privacy e il diritto all’informazione è più acceso che mai. Tra verbali consultabili e dichiarazioni pubbliche, il Garante insiste sulla trasparenza e sulla serietà delle sue decisioni.

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