Milano: il prezzo dei biglietti della metro e dei bus rimane invariato grazie al bilancio comunale

Milano: il prezzo dei biglietti della metro e dei bus rimane invariato grazie al bilancio comunale

Milano: il prezzo dei biglietti della metro e dei bus rimane invariato grazie al bilancio comunale

Matteo Rigamonti

Ottobre 29, 2025

Milano, 5 giugno 2024 – Il prezzo del biglietto per metro e autobus a Milano non cambierà almeno per tutto il prossimo anno. A deciderlo è stato il Comune, che ieri ha bloccato gli aumenti previsti dall’adeguamento Istat sulle tariffe del trasporto pubblico locale in Lombardia. La decisione è arrivata durante la riunione dell’Agenzia di Bacino TPL, accompagnata da uno stanziamento di circa 10 milioni di euro. Soldi che usciranno direttamente dalle casse comunali, per evitare che l’aumento ricada sulle spalle dei cittadini.

Il Comune mette mano al portafoglio: “Una scelta responsabile”

La scelta del Comune risponde all’adeguamento annuale delle tariffe, stabilito dal Regolamento regionale n. 4 del 10 giugno 2014. Ogni anno, infatti, i prezzi del trasporto pubblico vengono aggiornati in base agli indici Istat e ad alcuni parametri legati alla qualità del servizio. Quest’anno, l’adeguamento avrebbe portato a un aumento dello 0,588% per il servizio ferroviario e dello 0,508% per gli altri mezzi pubblici. Percentuali basse, certo, ma comunque in grado di far lievitare il costo dei biglietti dal 1° settembre 2025.

“È una scelta di responsabilità, ma anche un segnale politico chiaro: Milano difende il diritto alla mobilità accessibile, sostenendo un servizio che, pur con qualche limite, resta tra i migliori d’Italia”, si legge nella nota di Palazzo Marino. Così il Comune ha deciso di usare risorse proprie per evitare che l’adeguamento si traduca in un aumento per gli utenti.

Adeguamento Istat, come funziona davvero

Per capire l’importanza della decisione, bisogna tornare a luglio scorso. In quella data la Giunta di Regione Lombardia aveva approvato l’aggiornamento delle tariffe del TPL per il 2025, come previsto dalla legge regionale. L’adeguamento si calcola ogni anno partendo da due indici Istat: quello dei trasporti e quello generale per famiglie, lavoratori e operai. A questi si aggiungono quattro parametri legati al servizio: coincidenza dei mezzi, regolarità, frequenza delle corse e puntualità. Tutti elementi che determinano la variazione finale.

I conti dicono che la media tra indici e parametri avrebbe portato a un aumento minimo. Ma anche un piccolo rincaro pesa, soprattutto in un momento in cui il costo della vita non smette di salire. Ecco perché il Comune di Milano ha deciso di intervenire con fondi propri.

Tra i pendolari: sollievo ma non mancano le criticità

La notizia ha suscitato un certo sollievo tra chi ogni giorno usa i mezzi pubblici. “Già spendiamo molto – racconta Marco, 42 anni, impiegato che prende la linea rossa da Sesto Marelli – se avessero aumentato sarebbe stato un problema”. Anche tra gli studenti si respira una certa tranquillità. “Per chi usa i mezzi tutti i giorni è importante che il prezzo resti stabile”, spiega Chiara, universitaria alla Statale.

Non si cancellano però i problemi che gli utenti lamentano: affollamento nelle ore di punta, ritardi e difficoltà nei collegamenti con l’hinterland. “Il servizio è buono ma si può migliorare”, dice un autista Atm incontrato ieri al capolinea di Bisceglie.

Un impegno da 10 milioni: cosa succede adesso

Lo stanziamento di 10 milioni di euro è una cifra importante per il bilancio comunale. Fonti di Palazzo Marino spiegano che i soldi arriveranno da fondi già previsti per la mobilità. “Abbiamo deciso di investire su un servizio essenziale”, dice un assessore che preferisce restare anonimo. L’obiettivo è mantenere questa misura anche negli anni a venire, ma molto dipenderà dall’andamento delle finanze pubbliche e dalle scelte della Regione.

Intanto, resta aperto il dialogo tra Comune e Regione Lombardia sui fondi per il trasporto pubblico. Milano chiede da tempo più risorse per un sistema che ogni giorno serve centinaia di migliaia di persone. Solo così, dicono dal Comune, si potrà pensare a una vera riforma delle tariffe.

Per ora, però, i milanesi possono tirare un sospiro di sollievo: fino al prossimo aggiornamento Istat, il prezzo del biglietto Atm non cambierà. E la città prova così a difendere il diritto di tutti a muoversi con facilità.

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