Roma, 6 giugno 2024 – Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome hanno siglato oggi a Villa Lubin un Protocollo d’intesa che rafforza la collaborazione su temi cruciali come lavoro, formazione, politiche attive, contrattazione collettiva e sicurezza. L’accordo, firmato dal presidente del Cnel Renato Brunetta e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, punta a creare un legame stabile tra il livello nazionale e quello regionale, con l’obiettivo di rispondere in modo più diretto alle esigenze di cittadini e imprese.
Un’intesa concreta per il lavoro e i territori
Il nuovo Protocollo d’intesa mette al centro una serie di temi strategici: dai servizi per il lavoro alla formazione professionale, dall’apprendistato alle politiche attive. Ma non è tutto. Tra i punti più importanti ci sono anche la contrattazione collettiva, la salute e sicurezza sul lavoro, le politiche industriali, il sostegno alle imprese e il potenziamento della rete dei servizi sociali territoriali. Particolare attenzione è dedicata alle aree interne, all’analisi dei flussi migratori e alle sfide legate all’integrazione degli stranieri.
Durante la cerimonia, Renato Brunetta ha sottolineato come “questo accordo ha un valore speciale perché nasce da un lavoro di rete che il Cnel porta avanti da tempo, fin dall’inizio della XI Consiliatura”. Secondo Brunetta, l’intesa “rinforza i legami tra istituzioni a livello locale, cioè dove si sentono davvero le esigenze di cittadini e imprese”.
Politiche condivise e inclusione sociale
L’accordo prevede anche una collaborazione nella preparazione della Relazione Cnel sui servizi pubblici e in iniziative rivolte a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, sia attraverso il lavoro sia con percorsi di studio e formazione, dentro e fuori dal carcere. Un altro punto riguarda la sperimentazione delle novità introdotte dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione alla gestione nelle aziende pubbliche controllate dalle Regioni.
Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza, ha spiegato che “le sfide del lavoro che cambia, delle imprese chiamate a innovarsi e a diventare più sostenibili, e di una sanità sempre più vicina e integrata, chiedono una rete di cooperazione tra istituzioni”. Per Aurigemma, il protocollo “permette di condividere analisi, studi, dati e buone pratiche, ma anche di mettere sul tavolo proposte e indirizzi comuni su temi che toccano la vita di tutti i giorni”.
Un patto per ridurre le diseguaglianze
I promotori sottolineano che l’intesa non è solo un impegno formale tra istituzioni. “È un patto con i cittadini – ha aggiunto Aurigemma – per combattere le diseguaglianze, valorizzare le specificità dei territori e costruire un’Italia più competitiva e solidale”. L’obiettivo è favorire un’integrazione più stretta tra politiche nazionali e regionali, per migliorare la qualità dei servizi pubblici e sostenere lo sviluppo locale.
Il confronto a Villa Lubin
La firma è arrivata al termine dell’incontro “Salute, imprese e lavoro”, organizzato dal Cnel insieme alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali. All’evento hanno partecipato molti rappresentanti istituzionali: oltre a Brunetta e Aurigemma, sono intervenuti la consigliera Marcella Mallen (coordinatrice del gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento), i consiglieri Cnel Fiovo Bitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani. Erano presenti anche i presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria).
Nel corso della giornata si è parlato di qualità dei servizi pubblici, politiche per il lavoro e sviluppo dei territori. Le conclusioni sono state affidate ad Aurigemma, che ha ribadito la necessità di “rafforzare il legame tra autonomie territoriali” per affrontare le sfide di un mondo del lavoro in trasformazione.
Guardando al futuro
Il Protocollo d’intesa firmato oggi rappresenta un passo avanti verso una gestione condivisa tra Stato e Regioni su temi cruciali per il futuro del Paese. Nei prossimi mesi si vedrà se questa collaborazione porterà risultati concreti per lavoratori, imprese e comunità locali. Intanto la strada è tracciata: più dialogo tra istituzioni e più attenzione ai bisogni veri dei territori.
