Torino, 21 giugno 2024 – Si è spento nelle scorse ore a Torino Iti Mihalich, presidente onorario di Reale Mutua e figura chiave nella storia recente della compagnia assicurativa. Aveva 92 anni. La notizia è stata diffusa questa mattina dalla società, che ha espresso “profondo cordoglio” per la perdita di un protagonista assoluto della sua epoca moderna.
Un legame lungo una vita con Reale Mutua
Nato a Fiume il 22 settembre 1931, Mihalich aveva scelto Torino come casa già dagli anni Cinquanta. Laureato in Matematica, era entrato quasi per caso nel mondo delle assicurazioni, come amava raccontare ai colleghi più stretti. Da quel momento, però, la sua carriera si è intrecciata con quella di Reale Mutua per oltre sessant’anni, partendo da ruoli tecnici e arrivando ai vertici del gruppo.
Tra il 1982 e il 1996 ha guidato la compagnia come direttore generale, portandola attraverso una fase di profonda trasformazione. I colleghi ricordano un uomo che arrivava in ufficio presto, poco dopo le otto, e se ne andava tardi. “Sapeva ascoltare tutti – ha raccontato un ex dirigente – ma poi decideva da solo, senza esitazioni”.
L’espansione oltre confine e le scelte decisive
Nel 2003 è diventato presidente del Consiglio d’amministrazione, ruolo che ha mantenuto fino al 2018. Ha continuato a far parte del board come amministratore fino al 2022. Sotto la sua guida Reale Mutua ha aperto nuove strade, mettendo radici in Spagna e in America Latina.
Non si è limitato alle assicurazioni. Mihalich ha giocato un ruolo importante anche nello sviluppo di altre società del gruppo, come Banca Reale, Italiana Assicurazioni, Reale Immobili e Blue Assistance. “Non si accontentava mai – ha spiegato Luigi Lana, attuale presidente – e riusciva a vedere opportunità dove gli altri vedevano solo rischi”.
Il ricordo di chi ha lavorato con lui: “Un uomo con la vista lunga”
Il dolore per la sua scomparsa è arrivato da tutto il management. Lana ha sottolineato: “Con lui se ne va un uomo di grande spessore, che ha saputo guidare con passione e lungimiranza in momenti difficili”. Parole simili sono arrivate anche da Luca Filippone, direttore generale: “La sua intelligenza, il senso etico e la capacità di anticipare il futuro hanno trasformato il gruppo in una realtà solida e rispettata oltre i confini”.
In azienda era noto per la sua riservatezza. Non amava la ribalta e preferiva lavorare dietro le quinte. Ma nei momenti chiave – come nelle trattative per entrare in Spagna o durante le crisi finanziarie degli anni Duemila – era lui a prendere la parola nelle riunioni decisive.
Un’eredità fatta di valori e umanità
Chi l’ha conosciuto lo ricorda rigoroso ma anche capace di ironia, attento ai dettagli e alle persone. “Non dimenticherò mai come ci spronava – racconta un collaboratore storico – e quella frase che ripeteva sempre: ‘Non basta essere bravi, bisogna essere giusti’”. Un insegnamento che ha lasciato il segno anche sulle nuove generazioni.
Oggi la sede di Reale Mutua a Torino, in via Corte d’Appello, è più silenziosa del solito. I dipendenti si sono fermati qualche minuto davanti alla sua foto nell’atrio principale. Un gesto semplice, spontaneo, il modo più vero per salutare chi per decenni è stato un punto di riferimento.
Il gruppo guarda avanti
La morte di Mihalich arriva in un momento delicato per il settore assicurativo italiano, alle prese con sfide come la digitalizzazione e la sostenibilità. “Ci lascia un’eredità di valori e di visione che continueranno a guidarci”, ha concluso Filippone. Un’eredità fatta non solo di numeri, ma soprattutto di scelte coraggiose e attenzione alle persone.
I funerali si terranno nei prossimi giorni a Torino; la data sarà comunicata dalla famiglia.
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