Ue, Fitto annuncia nuove misure vitali per le imprese

Ue, Fitto annuncia nuove misure vitali per le imprese

Ue, Fitto annuncia nuove misure vitali per le imprese

Matteo Rigamonti

Ottobre 29, 2025

Roma, 7 giugno 2024 – “Siamo in un momento decisivo per il futuro dell’Unione europea. Con la nuova Commissione stiamo mettendo in campo strumenti concreti per rilanciare la competitività e sostenere le imprese. Vogliamo mantenere l’Europa al centro dell’eccellenza industriale e tecnologica, guidando la transizione”. Così ha parlato questa mattina Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, ai manager italiani riuniti a Roma per l’assemblea annuale di Federmanager. Un messaggio arrivato tramite un video, proiettato poco dopo le 10 in una sala gremita all’Auditorium Parco della Musica.

Europa, industria e imprese: la sfida della competitività

Fitto ha subito messo in chiaro qual è il compito della nuova Commissione europea: “Dobbiamo rafforzare la posizione dell’Europa nel mondo, sostenendo le nostre aziende e spingendo sull’innovazione”. Ha citato le principali misure lanciate da Bruxelles negli ultimi mesi: dal Green Deal al piano per la transizione digitale, fino alle nuove norme per semplificare la burocrazia. “Solo così – ha spiegato – l’industria europea potrà restare al passo con Stati Uniti e Cina”.

Il vicepresidente ha ricordato che il contesto globale richiede decisioni rapide. “Le tensioni geopolitiche e i cambiamenti tecnologici stanno rivoluzionando il modo di fare impresa. Dobbiamo essere pronti”. Ha poi sottolineato il ruolo fondamentale delle piccole e medie imprese italiane: “Sono il cuore del nostro sistema produttivo. La Commissione continuerà a lavorare per abbattere gli ostacoli burocratici e facilitare l’accesso ai finanziamenti”.

Verde e digitale: le priorità che non si possono rimandare

Nel suo intervento, Fitto ha puntato l’attenzione sulle due grandi sfide che attendono l’Europa: la transizione verde e quella digitale. “La sostenibilità ambientale non è più una scelta, ma una necessità”, ha detto, ricordando gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Piano europeo per il clima. “Dobbiamo accompagnare le imprese in questo percorso, con incentivi e strumenti concreti”.

Sul fronte digitale, ha sottolineato l’urgenza di colmare il ritardo rispetto alle altre grandi economie mondiali. “L’innovazione tecnologica è la chiave per il futuro dell’industria europea”. Per questo, “investire in ricerca, formazione e infrastrutture digitali è fondamentale per non restare indietro”.

Manager italiani, il ruolo chiave nella nuova Europa

L’assemblea di Federmanager, che quest’anno ha scelto come tema proprio la competitività europea, ha raccolto oltre 500 dirigenti da tutta Italia. Tra loro, volti noti dell’industria e delle istituzioni: il presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla e il ministro delle Imprese Adolfo Urso, tra gli altri.

Fitto ha lanciato un appello diretto ai manager: “Siete voi i protagonisti della trasformazione in corso. La vostra esperienza sarà fondamentale per guidare le aziende nei cambiamenti che ci aspettano”. Un passaggio accolto con applausi. Dal palco, Cuzzilla ha aggiunto: “Serve una strategia condivisa tra istituzioni europee e mondo produttivo. Solo così affronteremo le sfide della globalizzazione”.

Prospettive in vista delle elezioni europee

Con le elezioni europee alle porte, a Roma si respira un clima di attesa vigile. Fitto ha evitato di entrare nei dettagli politici futuri, ma ha ribadito l’impegno della Commissione a “costruire un’Europa più forte, capace di rispondere alle esigenze di cittadini e imprese”. Un messaggio che, secondo diversi manager ascoltati all’uscita, suona come un invito alla responsabilità comune.

“Abbiamo bisogno di stabilità e visione”, ha detto un dirigente del settore energia, poco prima di uscire dall’Auditorium. “Le parole di Fitto ci ricordano che la partita si gioca adesso”.

La giornata di Federmanager si è chiusa intorno alle 13, tra strette di mano e scambi di biglietti da visita. Sullo sfondo, la consapevolezza che la sfida della competitività europea non riguarda solo Bruxelles o Strasburgo: passa anche dagli uffici e dalle fabbriche italiane, ogni singolo giorno.