Borsa europea in attesa dei conti e della Fed: oro oltre 4.000 euro

Borsa europea in attesa dei conti e della Fed: oro oltre 4.000 euro

Borsa europea in attesa dei conti e della Fed: oro oltre 4.000 euro

Giada Liguori

Ottobre 30, 2025

Milano, 30 aprile 2024 – Le Borse europee hanno iniziato la giornata senza grandi scossoni, in attesa delle indicazioni che arriveranno questa sera da Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, al termine della riunione della banca centrale americana. Gli occhi degli operatori sono puntati sulle possibili mosse riguardo ai tassi di interesse, che secondo molti potrebbero essere ancora ridotti.

Mercati europei: tutti fermi in attesa della Fed

Nelle prime contrattazioni, Londra ha guadagnato lo 0,4%, mentre Milano si è fermata a un modesto +0,2%. A Francoforte la situazione è rimasta praticamente stabile, mentre Parigi ha segnato un leggero calo dello 0,1%. Oltre oceano, i future di New York hanno mostrato rialzi, spinti dall’entusiasmo intorno all’intelligenza artificiale. Tutti gli occhi sono puntati su Nvidia, che secondo alcuni analisti potrebbe diventare la prima azienda a superare i 5.000 miliardi di capitalizzazione.

Trimestrali Usa: i giganti sotto la lente

La giornata ruota intorno all’attesa per i risultati trimestrali di cinque colossi tech americani: Apple, Alphabet, Meta, Microsoft e Amazon. I dati usciranno tra oggi e domani e potrebbero muovere in modo deciso i mercati. “Gli investitori stanno tutti con il fiato sospeso per le trimestrali”, ha detto un operatore di una grande banca milanese.

In Europa, tra i titoli più vivaci ci sono Moncler (+3,5%) e Ubs (-1,4%), mentre hanno guadagnato terreno anche Deutsche Bank (+1,5%) e Santander (+0,6%). Brilla Mercedes con un +5,6%, spinta dalla conferma delle previsioni annuali e da risultati che gli esperti giudicano solidi. Ancora più forte la spinta per Ayden, che ha messo a segno un +10% grazie a ricavi sopra le aspettative.

Piazza Affari: banche in primo piano

A Piazza Affari sono state le banche a guidare i rialzi. Fineco ha chiuso a +3,1%, seguita da Stellantis (+2,8%) e da una serie di istituti: la Popolare di Sondrio (+2%), Bper (+1,6%) e Mps (+1,1%). Quest’ultima ha beneficiato anche dell’assemblea che ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione di Mediobanca, il cui titolo è salito dello 0,4%.

In controtendenza si sono mossi invece alcuni titoli industriali e finanziari. Leonardo ha perso l’1,7%, risentendo del recente collocamento del 9,4% di Avio, che a sua volta ha ceduto il 2,9%. In calo anche Amplifon (-0,7%), Azimut (-0,7%) e Unipol (-0,6%).

Titoli di Stato e materie prime: poco movimento

Sul fronte obbligazionario, la situazione è rimasta tranquilla. Il rendimento del Btp decennale italiano ha mantenuto il 3,39%, mentre lo spread con il Bund tedesco è rimasto a 77 punti base. “Mercato obbligazionario senza scossoni”, ha commentato un trader romano poco dopo le 11.

Per le materie prime, la discesa del petrolio non si è fermata. Il barile di Wti è sceso sotto i 60 dollari, a 59,9 (-0,3%). L’oro ha invece recuperato terreno dopo le forti vendite degli ultimi giorni, tornando sopra i 4.000 dollari l’oncia (+2,4%, a 4.020 dollari).

La serata decisiva: tutti aspettano Powell

Gli operatori restano cauti in vista del discorso della Fed. “Tutti aspettano Powell”, ha confessato un gestore milanese poco prima di mezzogiorno. Solo dopo le sue parole si capirà se i mercati prenderanno una direzione più chiara. Nel frattempo, la giornata procede tra attese e piccoli aggiustamenti, con lo sguardo sempre rivolto oltreoceano e alle trimestrali dei giganti della tecnologia americana.