Crescita vertiginosa: 4,8 milioni di passeggeri nei primi 9 mesi per il Polo aeroporti del Nordest

Crescita vertiginosa: 4,8 milioni di passeggeri nei primi 9 mesi per il Polo aeroporti del Nordest

Crescita vertiginosa: 4,8 milioni di passeggeri nei primi 9 mesi per il Polo aeroporti del Nordest

Giada Liguori

Ottobre 30, 2025

Venezia, 7 giugno 2025 – Nei primi nove mesi del 2025, il Polo Aeroportuale del Nord Est – che raggruppa gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, tutti gestiti dal Gruppo Save – ha visto transitare 14,8 milioni di passeggeri. Un dato in crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo le previsioni della società, entro fine anno il traffico dovrebbe superare i 19 milioni di viaggiatori, con un aumento attorno al 4% rispetto al 2024.

Inverno da record: la domanda vola

La stagione invernale, partita il 26 ottobre, ha messo in luce un aumento deciso della domanda, sia per i voli nazionali che per quelli internazionali. I dati del Gruppo Save parlano chiaro: c’è stato un balzo del 10,5% nei posti offerti rispetto all’inverno 2024/2025. Un segnale chiaro della ripresa del traffico aereo e dell’importanza degli aeroporti veneti e veronesi per turismo e affari. “La richiesta di collegamenti, soprattutto verso le capitali europee e le destinazioni italiane, rimane alta”, ha spiegato un portavoce della società.

Venezia, ponte verso il mondo

All’aeroporto Marco Polo di Venezia, i primi nove mesi del 2025 hanno confermato il ruolo di terzo hub intercontinentale italiano. I voli a lungo raggio – diretti o con scalo – pesano oggi per il 25% del traffico totale. In particolare, la tratta tra Venezia e il Nord America ha superato i 950mila passeggeri, crescendo del 6% rispetto al 2024. Un segnale forte della solidità dei collegamenti transatlantici e della capacità di Venezia di attrarre sia turisti che viaggiatori d’affari.

Sul fronte asiatico, il volo diretto per Shanghai di China Eastern Airlines, partito a settembre 2024, ha fatto registrare numeri mai visti in Europa. Da giugno la compagnia ha aggiunto una quarta frequenza settimanale, per rispondere alla domanda sempre più alta. “Il collegamento con Shanghai si è rivelato strategico per il traffico business e leisure”, ha commentato un dirigente Save.

Treviso, low cost in prima linea

All’aeroporto Antonio Canova di Treviso, la presenza di Ryanair e Wizz Air fa volare un network di più di 55 destinazioni tra Italia ed Europa. Il traffico internazionale domina: i primi tre mercati – Spagna (18%), Albania (14%) e Romania (13%) – coprono insieme il 45% del totale. “Le rotte verso l’Est Europa e la Penisola Iberica sono tra le più gettonate”, ha spiegato un responsabile dello scalo. I voli sono spesso pieni, soprattutto nei weekend e durante le festività.

Verona, il domestico fa la differenza

All’aeroporto Valerio Catullo di Verona, invece, il traffico interno resta il protagonista, con una quota del 37% nei primi nove mesi del 2025. Seguono i voli verso il Regno Unito (18%) e la Germania (7%), a conferma di una clientela varia tra turismo e affari. “Il Catullo è uno snodo chiave per il Nord Italia, sia per i voli nazionali che per quelli verso le grandi città europee”, ha detto un portavoce della direzione aeroportuale.

Guardando avanti: un 2025 in crescita

Le previsioni per fine anno sono positive. Il Gruppo Save si aspetta che il Polo Aeroportuale del Nord Est superi i 19 milioni di passeggeri, consolidando così la ripresa dopo anni difficili. La crescita dei voli intercontinentali a Venezia, l’espansione delle rotte low cost a Treviso e la solidità del traffico domestico a Verona disegnano un quadro dinamico per il settore aeroportuale della regione. “Stiamo lavorando per ampliare l’offerta e migliorare i servizi”, hanno assicurato dalla società, lasciando aperta la porta a nuove rotte nei prossimi mesi.