Milano, 13 giugno 2024 – Italgas alza le aspettative per il 2024. Ieri sera, in una nota ufficiale, la società ha annunciato che i ricavi dovrebbero toccare i 2,5 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) si avvicinerà a 1,87 miliardi. L’utile operativo è stimato intorno a 1,19 miliardi. Questi numeri emergono dopo l’ok al nuovo Piano Strategico 2025-2031, battezzato “Shaping a new energy”, presentato dal consiglio di amministrazione nella sede di via Carlo Bo.
Italgas rivede al rialzo ricavi e margini
La società guidata da Paolo Gallo parla di una “maggiore solidità operativa” e di una buona capacità di adattarsi alle sfide del settore energetico. Nel comunicato si legge che, “a valle dei principi contabili Ifrs 16”, il gruppo punta a investire circa 1,2 miliardi di euro nel 2024. Fonti interne spiegano che questa cifra “dimostra la volontà di continuare a innovare le reti e digitalizzare i servizi”.
Il piano, approvato ieri pomeriggio, fissa anche l’obiettivo di tenere l’indebitamento netto a fine 2025 intorno a 10,8 miliardi di euro. Un segnale, per gli analisti, di prudenza finanziaria mantenuta negli ultimi anni. “La solidità patrimoniale resta una priorità”, ha detto un dirigente vicino al dossier.
“Shaping a new energy”: investimenti e sfide della transizione
Il nome del piano – “Shaping a new energy” – riflette la voglia di Italgas di giocare un ruolo da protagonista nella transizione energetica italiana ed europea. Il documento parla chiaro: più investimenti su digitalizzazione, efficienza delle reti e soluzioni innovative per la distribuzione del gas. “Vogliamo essere pronti alle sfide della decarbonizzazione e della sicurezza energetica”, ha detto Gallo durante un incontro con giornalisti finanziari.
Tra le priorità ci sono anche la crescita all’estero e l’attenzione all’ambiente. “L’obiettivo è aiutare famiglie e imprese a consumare in modo più responsabile”, si legge nella nota. Solo così, spiegano fonti vicine all’azienda, si potrà “creare valore per gli azionisti senza trascurare l’impegno verso la comunità”.
Mercati e reazioni: l’indebitamento sotto la lente
La conferma dell’indebitamento netto a 10,8 miliardi ha fatto scattare qualche prudenza tra gli operatori di mercato. Alcuni analisti sentiti stamattina dicono che mantenere stabile la posizione finanziaria è “un segnale di attenzione ai rischi macroeconomici e alle possibili oscillazioni dei tassi”. In Borsa, il titolo Italgas ha aperto in lieve rialzo, poco sopra i 5 euro per azione alle 9:30.
Gli investitori tengono d’occhio anche la politica dei dividendi, che – secondo indiscrezioni – potrebbe essere rivista nei prossimi mesi. “La priorità resta la crescita organica”, ha ribadito un portavoce dell’azienda. Tuttavia, la remunerazione degli azionisti rimane un tema caldo nel dibattito interno.
Il quadro energetico e le sfide del settore
Il nuovo piano arriva in un momento delicato per l’energia in Italia. L’aumento dei costi delle materie prime e le incertezze legate alla transizione verso le rinnovabili mettono alla prova i grandi operatori. Italgas, che gestisce oltre 81mila chilometri di rete in Italia e all’estero, punta a rafforzare la sua posizione con investimenti mirati e una gestione oculata delle risorse.
Nel 2023, secondo i dati dell’azienda, sono stati distribuiti circa 9 miliardi di metri cubi di gas naturale. Una quantità che, nelle previsioni aggiornate, dovrebbe restare stabile nei prossimi anni. “La domanda tiene, ma serve innovare”, ha ammesso un dirigente del settore tecnico.
Verso il 2025: innovazione e sostenibilità al centro della strategia
Guardando avanti, Italgas punta sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità per rafforzare il proprio ruolo. Il piano 2025-2031 prevede l’uso di tecnologie avanzate per monitorare le reti e sviluppare nuovi servizi per i clienti. “Solo investendo in innovazione possiamo affrontare le sfide del mercato”, ha concluso Gallo.
Il prossimo appuntamento sarà la presentazione dei risultati semestrali, prevista per fine luglio. Sarà l’occasione per scoprire nuovi dettagli sulle strategie e sull’impatto delle nuove linee guida. Nel frattempo, il settore osserva con attenzione se la scommessa sulla transizione energetica darà i frutti sperati.
 
 