Roma, 13 giugno 2024 – Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a 10 anni è sceso oggi a 76,5 punti base, toccando nelle ultime ore anche valori ancora più bassi. Si tratta del livello più basso dal 2010, quando – era agosto – il differenziale si era fermato a 77 punti netti. Un segnale che, secondo gli operatori, riflette una fase di calma relativa sui titoli di Stato europei, ma anche una serie di fattori tecnici e politici che stanno cambiando la percezione del rischio Italia.
Spread Btp-Bund ai minimi da quindici anni
Il dato di oggi, 76,5 punti base, è il minimo degli ultimi quindici anni per il differenziale tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi. Solo nell’estate del 2010 si era visto un livello simile: in quel periodo c’era la crisi del debito sovrano europeo, che avrebbe poi scatenato forti tensioni sui mercati. Oggi la situazione è diversa. “Il mercato sta premiando la stabilità dei conti pubblici italiani e la minore volatilità rispetto ad altri Paesi”, ha spiegato un analista di una banca d’investimento a Piazza Affari.
Rendimenti in calo, Italia scavalca la Francia
Non solo spread, anche i rendimenti dei Btp decennali sono in leggero calo. Il tasso italiano si attesta al 3,41%, un livello che – per la prima volta da mesi – è leggermente più basso rispetto al titolo francese, fermo al 3,42%. Un dettaglio che non è sfuggito agli operatori. “È un segnale che il rischio percepito sull’Italia sta diminuendo”, ha commentato un gestore obbligazionario di una società milanese. In passato, il differenziale tra Italia e Francia era quasi sempre a favore di Parigi; ora la situazione si è ribaltata, almeno per il momento.
Perché lo spread è sceso così tanto
Secondo le prime valutazioni degli operatori, il calo dello spread Btp-Bund deriva da diversi fattori. Da un lato, la recente decisione della Banca Centrale Europea di ridurre gradualmente i tassi ha dato un po’ di respiro ai mercati sul fronte della liquidità. Dall’altro, l’assenza di tensioni politiche interne e il rispetto dei parametri di bilancio hanno abbassato la percezione del rischio Paese. “Non vediamo segnali di instabilità all’orizzonte”, ha detto un trader romano, “e questo rende i Btp più interessanti rispetto ad altri titoli europei”.
Passato e futuro a confronto
Nel 2010, quando lo spread aveva livelli simili, l’Italia si trovava davanti a una delle crisi finanziarie più dure della sua recente storia. Oggi la situazione sembra meno tesa. Ma c’è chi invita a non abbassare la guardia: “I mercati sono volatili per natura”, ha ricordato un economista dell’Università Bocconi, “basta poco per cambiare direzione”. Solo col tempo si capirà se questo nuovo minimo è un segnale stabile o solo una parentesi.
Reazioni dal mondo finanziario
La notizia del nuovo minimo dello spread è stata accolta con un cauto ottimismo. Nei desk delle principali banche d’affari di Milano si respira un clima di attesa. “Stiamo seguendo con attenzione le prossime mosse della BCE e i dati macroeconomici”, ha detto un responsabile del trading obbligazionario. Dal Tesoro italiano non arrivano commenti ufficiali, ma fonti vicine al Ministero dell’Economia sottolineano che questo risultato è frutto di una gestione prudente del debito pubblico.
Cosa succederà nelle prossime settimane
Gli analisti restano cauti sulle prospettive dello spread Btp-Bund. Molto dipenderà dalle decisioni delle banche centrali e dall’andamento dell’economia europea nei prossimi mesi. Intanto, il differenziale resta sotto la lente: ogni variazione viene letta come un segnale sulla fiducia – o la sfiducia – degli investitori verso l’Italia. Per ora, però, il dato è chiaro: i mercati sembrano premiare la stabilità.
