Roma, 5 giugno 2024 – Questa mattina lo spread tra Btp e Bund si è allargato a 76,7 punti base, un leggero aumento rispetto ai giorni scorsi. Questo differenziale, che indica la differenza tra il rendimento del titolo di Stato italiano a dieci anni e quello tedesco con la stessa scadenza, è sotto la lente di investitori e operatori. È un termometro delle tensioni sui mercati e delle attese sulla solidità economica di Italia e Germania.
Spread Btp-Bund in rialzo: i dati della mattina
Alle 9.30 il rendimento del Btp decennale ha toccato il 3,41%, mentre il Bund tedesco si è fermato al 2,64%. Il divario resta contenuto rispetto ai picchi degli ultimi anni, ma gli analisti seguono tutto con attenzione. “Lo spread riflette la prudenza degli investitori internazionali e le aspettative sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea”, spiega un operatore di una banca d’affari a Milano.
La giornata è partita con una leggera pressione sui titoli di Stato italiani, in linea con gli altri mercati europei. Ieri lo spread era intorno ai 74 punti; oggi ha superato quota 76 già nelle prime ore.
Perché lo spread si allarga? Mercati in attesa della BCE
L’aumento dello spread Btp-Bund arriva mentre si aspetta la decisione della Banca Centrale Europea, che domani, giovedì 6 giugno, annuncerà cosa farà sui tassi d’interesse. Gli operatori puntano a un primo taglio, dopo mesi di rialzi e stabilità, ma l’incertezza resta alta. “C’è prudenza – confida un gestore romano – perché non tutti sono convinti che la BCE abbasserà i tassi già questa volta”.
Il clima sui mercati è sospeso tra speranze e timori. Da un lato, una politica più morbida potrebbe dare respiro ai titoli di Stato dei Paesi periferici come l’Italia; dall’altro, il rischio che l’inflazione resti alta mantiene la tensione.
Cosa significa per i titoli italiani e come reagiscono i mercati
Il rendimento del Btp decennale al 3,41% vuol dire costi maggiori per il Tesoro quando rifinanzia il debito. Un tema caldo nel dibattito politico ed economico. “Ogni decimale in più sul rendimento si traduce in milioni di euro di interessi in più”, ricorda un funzionario del Ministero dell’Economia, sottolineando che la situazione è sotto controllo, ma va seguita con attenzione.
I mercati hanno reagito con calma. Gli scambi a Piazza Affari e sulle piattaforme elettroniche sono stati regolari, anche se alcuni investitori hanno alleggerito le posizioni sui titoli italiani, in attesa di indicazioni più chiare da Francoforte.
Il confronto con il passato e cosa aspettarsi
Rispetto ai momenti più difficili della crisi del debito sovrano, quando lo spread Btp-Bund superava i 500 punti base, oggi la situazione è decisamente più tranquilla. Però il differenziale resta un indicatore molto sensibile: basta poco per farlo salire o scendere. “Non siamo in allarme – ammette un analista di una società di gestione milanese – ma il mercato segue con attenzione ogni segnale che arriva dalla BCE o dal governo”.
Il futuro dipenderà dalle scelte delle banche centrali e dall’andamento dell’inflazione nell’Eurozona. Nel frattempo, il Tesoro italiano tiene gli occhi aperti e continua a preparare le prossime emissioni.
Spread sotto controllo, ma occhi puntati su Francoforte
In breve, l’allargamento dello spread tra Btp e Bund a 76,7 punti base in apertura di seduta racconta un mercato europeo in modalità cautela. Il rendimento del decennale italiano al 3,41% resta gestibile, ma invita a tenere alta la guardia su possibili tensioni. Tutti guardano a Francoforte e alle mosse della BCE: solo allora si capirà se questa fase è una parentesi o l’inizio di una nuova tendenza.
 
 