Rimini, 7 dicembre 2024 – Alfonso Cuarón si prepara a ricevere il Premio Fellini per il cinema sabato 7 dicembre al Teatro Galli di Rimini. Un appuntamento importante, che segna il ritorno di un premio assente dal 2011. Il regista messicano, già due volte premio Oscar per “Gravity” e “Roma” e Leone d’oro a Venezia, sarà il primo a salire sul palco in questa nuova fase del riconoscimento. Il premio riparte grazie alla collaborazione tra il Comune di Rimini e la Fondazione Cineteca di Bologna, con la direzione dell’edizione affidata a Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca.
Premio Fellini, riparte la festa del cinema
Dopo tredici anni di silenzio, il Premio Fellini torna a illuminare la scena del cinema internazionale. La scelta di Cuarón non è casuale. “Abbiamo voluto dare il via a una nuova stagione del Premio Fellini, dopo gli ultimi quindici anni in cui la città ha puntato sulla creatività e sull’eredità di Fellini”, spiegano il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e l’assessore alla Cultura, Michele Lari. Un percorso che ha preso il via con la riapertura del Cinema Fulgor nel 2018 e si è arricchito con il nuovo Fellini Museum. Oggi si aggiunge un pezzo importante con il ritorno del premio dedicato al maestro riminese.
Sadegholvaad e Lari sottolineano che il premio va “a chi, con la sua visione e talento, riesce a innovare e aprire nuove strade, ispirandosi a Fellini e al cinema italiano dell’età d’oro”. Un messaggio chiaro: Rimini vuole tenere vivo il legame tra passato e presente, tra memoria e rinnovamento.
Alfonso Cuarón, un regista che unisce Messico e Italia
Nato nel 1961, Alfonso Cuarón è uno dei nomi più importanti del cinema di oggi. Tra i suoi film più noti, “Y tu mamá también” (vincitore della miglior sceneggiatura a Venezia nel 2001), “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, “I figli degli uomini” e la serie tv recente “Disclaimer – La vita perfetta”. Ha conquistato due Oscar come miglior regista, per “Gravity” nel 2014 e “Roma” nel 2019, oltre a un Leone d’oro a Venezia e tanti altri premi internazionali.
Il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, ha detto: “L’entusiasmo con cui Cuarón ha accettato il Premio Fellini mostra quanto, per i grandi registi di oggi, il maestro riminese sia una presenza fondamentale, intima e viva”. Farinelli ha aggiunto che sarà una vera festa accogliere Cuarón a Rimini e ascoltare da lui le storie e le influenze che lo legano a Fellini, l’autore di “Amarcord”.
Un premio con un albo d’oro di grande prestigio
Il Premio Fellini, nato nel 1994, ha premiato nomi come John Turturro, Kathryn Bigelow, Emir Kusturica, Martin Scorsese, Roman Polanski, Ermanno Olmi e Paolo Sorrentino. L’ultima volta era toccato a Terry Gilliam nel 2011. Con Cuarón, l’elenco si allunga a dodici, confermando il respiro internazionale del riconoscimento.
La cerimonia del 7 dicembre si terrà al Teatro Galli, cuore pulsante della città. Un luogo che negli ultimi anni è tornato a essere un punto di riferimento per la cultura riminese. Per l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, il premio a Cuarón è “un momento di grande prestigio per tutto il territorio emiliano-romagnolo e dimostra il lavoro eccellente che Rimini sta facendo per valorizzare l’eredità culturale del maestro”.
Rimini, capitale della memoria felliniana
Negli ultimi anni, Rimini ha puntato molto sulla figura di Federico Fellini. La riapertura del Cinema Fulgor, dove il regista scoprì i suoi primi film, e l’apertura del nuovo museo dedicato al suo mondo creativo hanno attirato visitatori da tutta Italia e dall’estero. Ora, con il ritorno del Premio Fellini, la città vuole rafforzare il suo ruolo di centro della memoria felliniana.
L’attesa per la serata del 7 dicembre si sente nell’aria tra gli addetti ai lavori. In città cresce la curiosità: “Sarà interessante sentire come Cuarón parlerà del suo rapporto con Fellini”, dice un operatore culturale riminese. Solo allora, tra applausi e discorsi, si capirà fino a che punto due mondi, apparentemente lontani, quello del Messico contemporaneo e quello della Rimini di Fellini, possono davvero incontrarsi.
