Leonardo La Russa: archiviate le accuse di violenza sessuale, ma resta il caso di revenge porn

Leonardo La Russa: archiviate le accuse di violenza sessuale, ma resta il caso di revenge porn

Leonardo La Russa: archiviate le accuse di violenza sessuale, ma resta il caso di revenge porn

Matteo Rigamonti

Ottobre 31, 2025

Milano, 8 giugno 2024 – Il giudice per le indagini preliminari di Milano ha deciso di archiviare le accuse di violenza sessuale contro Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e l’amico Tommaso Gilardoni. Si chiude così uno dei casi giudiziari più seguiti degli ultimi mesi. La decisione, firmata dalla gip Rossana Mongiardo su richiesta della procura, arriva poco più di un anno dopo i fatti contestati, avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023 nell’appartamento milanese della famiglia La Russa. Restano però aperte le accuse di revenge porn, che saranno affrontate nelle prossime udienze.

Violenza sessuale, niente prove: la scelta del gip

Dal decreto di archiviazione emerge che la gip Mongiardo ha accolto la richiesta dell’aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnano. Secondo il giudice, non ci sono elementi sufficienti per sostenere l’accusa di violenza sessuale. Nel documento si sottolinea che, pur riconoscendo la “buona fede” della giovane denunciante, non si è riusciti a dimostrare che i due indagati fossero consapevoli di uno stato di alterazione tale da invalidare il consenso ai rapporti sessuali. La procura aveva aperto l’inchiesta dopo la denuncia di una 22enne, che aveva raccontato di abusi subiti dopo una serata in discoteca.

La notte in questione: ricostruzione dei fatti

Tutto è iniziato nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023. Secondo gli inquirenti, Leonardo La Russa, il dj Tommaso Gilardoni e la ragazza si erano incontrati in una discoteca di Milano. La giovane, si dice, avrebbe assunto alcol, droghe e psicofarmaci durante la serata. Solo la mattina dopo si sarebbe svegliata nell’appartamento dei La Russa, nel centro di Milano. Proprio il 19 maggio, Leonardo avrebbe mandato tramite WhatsApp un video a contenuto sessuale all’amico Gilardoni, ancora in casa.

I video al centro dell’indagine

I filmati sono stati fondamentali per gli investigatori. Secondo loro, la ragazza avrebbe partecipato attivamente agli atti sessuali ripresi, senza segni chiari di alterazione o incapacità di intendere e volere. In uno dei video, si legge nel decreto, la giovane “accortasi della ripresa volge lo sguardo verso lo specchio del bagno ammiccando e emettendo suoni a favore della registrazione”. Gli inquirenti hanno evidenziato che le immagini non mostrano “asimmetrie psicologiche o fisiche” che possano configurare una violenza sessuale. Solo dopo, secondo la procura, la ragazza avrebbe rivisto quei momenti convincendosi di essere stata vittima di stupro.

Revenge porn, il procedimento va avanti

Se l’accusa di violenza sessuale è stata archiviata, rimane invece aperto il caso del revenge porn. Leonardo La Russa e Tommaso Gilardoni sono imputati per due episodi diversi di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” legati a quella notte. In particolare, Gilardoni avrebbe inviato un altro video a un altro amico, sempre senza il consenso della ragazza. Sarà il tribunale di Milano a decidere nelle prossime udienze.

La reazione della giovane: “Non è così”

La 22enne che ha denunciato i fatti ha espresso la sua protesta dopo la decisione del gip. “Questo provvedimento offende la mia dignità di donna, va contro la realtà dei fatti, le testimonianze e le intercettazioni a disposizione del mio difensore”, ha detto attraverso il suo legale. La giovane ha già incaricato un avvocato per presentare un ricorso alla Corte di Bruxelles. “Non mi fermerò qui”, ha aggiunto.

Cosa succede adesso

Le prossime settimane saranno decisive per capire come andrà a finire il procedimento sul revenge porn. Nel frattempo, la vicenda continua a far discutere, non solo in tribunale ma anche nella società, sollevando temi delicati come il consenso e la tutela della privacy online.