Milano, 13 giugno 2024 – Le Borse europee hanno iniziato la giornata con un’aria di cautela, muovendosi in leggero calo. Alle 9.05, Amsterdam si è messa in evidenza come il mercato più debole, segnando un -0,3%. Poco dietro, Londra e Francoforte hanno perso lo 0,2%. A differenza degli altri, Parigi e Madrid sono rimaste praticamente ferme, senza variazioni degne di nota. Il tutto in attesa di nuovi dati economici e delle prossime mosse delle banche centrali, che tengono gli investitori con il fiato sospeso.
Borse europee partono in calo: Amsterdam fa peggio di tutti
La prima ora di contrattazioni sui mercati europei è stata sotto il segno della prudenza. Alle 9.10, Amsterdam ha segnato un calo dello 0,3%, risultando la piazza più debole tra le principali. Poco più indietro, Francoforte e Londra hanno lasciato sul terreno lo 0,2%. Gli operatori mettono in primo piano le incertezze legate all’inflazione e alle prossime decisioni della Banca Centrale Europea.
Un broker milanese, raggiunto poco dopo l’apertura, ha commentato: “C’è molta attesa per i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e per le indicazioni che arriveranno dalla Fed. Gli investitori preferiscono stare in disparte”. Questo si vede anche nei volumi bassi e nella volatilità contenuta.
Parigi e Madrid restano ferme ai blocchi di partenza
Situazione diversa a Parigi e Madrid, dove i mercati hanno aperto senza grandi cambiamenti. Alle 9.15, sia l’indice CAC 40 sia l’IBEX 35 erano praticamente invariati rispetto a ieri. “Il mercato francese è in stand-by dopo le recenti tensioni politiche”, spiega un analista di Société Générale. In Spagna, invece, l’attenzione è tutta sulle trimestrali bancarie e sulle prospettive di crescita dell’economia locale.
Inflazione e banche centrali al centro del dibattito
Al centro del dibattito restano l’inflazione e le mosse delle banche centrali. Questa settimana è segnata dall’attesa per i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le scelte della Federal Reserve. In Europa, la BCE continua a ribadire la necessità di tenere alta la guardia contro l’aumento dei prezzi, pur lasciando la porta aperta a possibili modifiche dei tassi nei prossimi mesi.
Un gestore di fondi londinese confida: “Solo quando avremo un quadro più chiaro sull’inflazione potremo capire se ci sarà spazio per una politica meno rigida. Per ora, il consiglio è prudenza”. Parola che trova consenso anche tra gli operatori tedeschi, che puntano sulla stabilità dei prezzi come condizione fondamentale per la ripresa dei mercati.
Volumi bassi e volatilità sotto controllo
La mattinata si è distinta per scambi contenuti e una volatilità ridotta. Secondo i dati di Euronext, i volumi sulle principali piazze europee sono stati più bassi rispetto alla media delle settimane passate. “Non c’è nessun evento che spinga forte in questa fase”, ammette un trader parigino. “Gli investitori preferiscono aspettare prima di muoversi”.
A Piazza Affari, l’indice FTSE MIB ha seguito l’andamento degli altri mercati, oscillando attorno alla parità nei primi minuti. Nessun settore ha fatto la differenza: bancari e industriali hanno mostrato andamenti contrastanti, mentre il comparto energetico ha risentito delle oscillazioni del prezzo del petrolio.
Cosa aspettarsi nelle prossime ore
Gli operatori restano prudenti anche per il resto della giornata. Tutti gli occhi sono puntati sugli aggiornamenti economici previsti nel pomeriggio e su eventuali dichiarazioni dei vertici delle banche centrali. “Il mercato aspetta segnali chiari”, riassume un analista di Francoforte. Solo allora si potrà capire se questa fase di incertezza lascerà spazio a una direzione più precisa per i mercati azionari europei.
