Estate da record: gli aeroporti italiani accolgono un numero straordinario di passeggeri

Estate da record: gli aeroporti italiani accolgono un numero straordinario di passeggeri

Estate da record: gli aeroporti italiani accolgono un numero straordinario di passeggeri

Giada Liguori

Novembre 1, 2025

Roma, 15 giugno 2025 – Sono quasi 180 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani da gennaio a settembre di quest’anno. Un numero in crescita del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, come ha reso noto Assaeroporti con i dati aggiornati sul traffico aereo nazionale. Per gli addetti ai lavori, questo dato conferma il ritorno della mobilità internazionale e il ruolo chiave degli scali italiani nel Mediterraneo.

Volano i voli internazionali, quelli nazionali restano stabili

Secondo Assaeroporti, i voli nazionali hanno mantenuto una certa stabilità: circa 56 milioni di passeggeri hanno scelto rotte interne, senza grandi variazioni rispetto all’anno scorso. A spingere in alto i numeri è stato invece il traffico internazionale. Nei primi nove mesi del 2025, sono volati da e verso l’estero 121 milioni di passeggeri, con un aumento del 7,1% rispetto al 2024. Di questi, circa 80 milioni hanno fatto scalo verso o da destinazioni dell’Unione europea, mentre oltre 40 milioni hanno riguardato rotte extra-UE.

Un portavoce di Assaeroporti ha spiegato come questo trend positivo rifletta la crescente voglia di viaggiare e la capacità degli aeroporti italiani di attirare nuovi flussi turistici. Anche le compagnie aeree sembrano aver colto il segnale, potenziando le rotte verso l’Europa e oltre.

Estate da record negli scali italiani

Guardando all’estate, da giugno a settembre gli aeroporti italiani hanno accolto 93 milioni di passeggeri, con un aumento del 2,8% rispetto al 2024. In questo periodo, i voli internazionali sono cresciuti ancora: se l’anno scorso rappresentavano il 67% del traffico, quest’anno la quota è salita al 69%. Un segnale chiaro, per gli esperti, della ripresa dei viaggi all’estero e del ritorno alla normalità dopo le restrizioni degli anni scorsi.

Giugno è stato il mese in cui la crescita si è fatta sentire di più, con un +3,6% rispetto all’anno precedente. A favorire l’aumento, anche l’anticipo delle vacanze scolastiche e alcune festività. Luglio e agosto hanno confermato il loro primato: rispettivamente 23,8 e 24,4 milioni di passeggeri hanno attraversato gli scali principali. A settembre, invece, si sono superati i 22 milioni di viaggiatori, mezzo milione in più rispetto al 2024.

Gli aeroporti al centro della ripresa

Dietro a questi numeri ci sono tante storie: famiglie in partenza per le vacanze, pendolari, turisti stranieri attratti dalle città d’arte italiane. Negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Napoli, le code ai check-in e i tabelloni pieni di voli in partenza sono ormai la norma nelle ore di punta. “Abbiamo visto una crescita costante soprattutto sulle rotte europee”, racconta un addetto alla sicurezza dello scalo romano, poco dopo le 8 del mattino.

Le compagnie aeree hanno risposto ampliando le offerte: più voli verso le capitali europee, nuove rotte verso il Nord Africa e il Medio Oriente. Secondo alcuni operatori turistici contattati da alanews.it, “il ritorno dei grandi flussi internazionali sta dando nuova linfa anche al settore alberghiero e commerciale delle città principali”.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Resta da vedere se questa spinta continuerà fino alla fine dell’anno. Le previsioni degli esperti sono prudenti: “Molto dipenderà dall’andamento dell’economia e dalla situazione geopolitica”, osserva un esperto di trasporti dell’Università Bocconi. Nel frattempo, i dati di Assaeroporti confermano che il settore aereo italiano si sta consolidando, con numeri vicini a quelli pre-pandemia.

In attesa dei dati finali per il 2025, una cosa è chiara: gli aeroporti italiani restano un punto di riferimento per la mobilità europea e internazionale. E con l’arrivo di ponti autunnali e festività natalizie, il flusso di viaggiatori potrebbe riservare nuove sorprese.