Gas in aumento: l’Italia sfiora il 95% di scorte disponibili

Gas in aumento: l'Italia sfiora il 95% di scorte disponibili

Gas in aumento: l'Italia sfiora il 95% di scorte disponibili

Matteo Rigamonti

Novembre 1, 2025

Milano, 7 giugno 2024 – Le scorte di gas in Europa continuano a crescere, spinte da un clima più mite del previsto. Anche a giugno inoltrato, il tempo temperato permette di mettere da parte una buona parte del gas che arriva, accumulandolo nei depositi. In questo quadro, l’Italia si conferma tra i Paesi più virtuosi, con gli stoccaggi quasi pieni: i dati più recenti parlano di un livello al 94,98%, pari a 192,49 TWh, quasi alla pari con i 197,11 TWh dello stesso periodo dello scorso anno.

Italia e Germania: un confronto netto negli stoccaggi

Se l’Italia si avvicina ai livelli del 2023, la situazione in Germania è ben diversa. Il Paese resta il primo in Europa per capacità di stoccaggio, ma questa volta il riempimento si ferma al 75,06%, cioè 188,3 TWh. Un dato molto più basso rispetto ai 246,51 TWh di dodici mesi fa. Gli esperti del settore puntano il dito contro la scarsa ventosità dei mesi passati: meno vento ha significato meno energia eolica, costringendo la Germania a usare di più le centrali termoelettriche e consumare più gas del previsto.

Europa: stoccaggi ancora solidi, ma prezzi in lieve calo

Nel complesso, l’Europa mantiene un buon livello di scorte, con una media di 82,82% di riempimento, pari a 945,53 TWh. È un dato solido, anche se inferiore ai 1.092 TWh dello scorso anno. In quasi tutti i Paesi europei si continua a immettere gas nei depositi, nonostante la stagione si avvicini all’autunno. Il ritmo però è lento: l’aumento medio è solo dello 0,02% in Europa, con la Germania ferma allo 0,01% e l’Italia che fa leggermente meglio, con un +0,05%.

Sul fronte prezzi, il mercato di riferimento è quello del TTF di Amsterdam. La settimana si è chiusa con una leggera flessione dello 0,8%, portando il prezzo a 31,12 euro al MWh. È il livello più basso da febbraio 2024: per trovare quotazioni simili bisogna tornare al 27 febbraio, quando il prezzo era sceso a 30,58 euro al MWh.

Gli Stati Uniti e le previsioni per l’inverno

Negli Stati Uniti la situazione è diversa. I future sul gas per novembre hanno raggiunto i massimi dal 28 luglio scorso. Qui si attende un’ondata di freddo sulla costa orientale, che riguarda quasi due terzi del Paese. “Il mercato americano si sta preparando a una domanda in aumento”, spiega un analista energetico di New York. In Europa, invece, per ora la domanda resta sotto controllo grazie alle temperature miti e alle scorte ben rifornite.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Gli operatori italiani seguono con attenzione l’evolversi del clima e dei consumi. “Siamo in una situazione di relativa sicurezza”, dice un dirigente di Snam contattato da alanews.it. “Ma serve tenere d’occhio temperature e consumi industriali nelle prossime settimane”. Il rischio è che un calo improvviso del termometro o un aumento della domanda possano mettere sotto pressione le riserve.

Intanto, nei principali hub europei si respira prudenza. Il gas continua a essere immesso nei depositi finché si può. Solo con l’arrivo del freddo vero si capirà se le scorte basteranno per affrontare l’inverno.

L’Italia, pilastro della sicurezza energetica europea

Grazie alla sua posizione e alla varietà delle fonti da cui si rifornisce, l’Italia resta un punto chiave per la sicurezza energetica in Europa. Gli esperti sottolineano come una gestione attenta degli stoccaggi abbia aiutato il Paese a navigare meglio le incertezze degli ultimi anni. Ma avvertono: la volatilità dei mercati è un fattore da non sottovalutare.

In attesa dei prossimi dati ufficiali, il mondo dell’energia europeo si prepara a un inverno che potrebbe portare nuove sfide. Per ora, però, le scorte reggono e i prezzi restano sotto controllo.