Giuseppe Sempio: le sue parole in Tv da indagato svelano misteri e ombre

Giuseppe Sempio: le sue parole in Tv da indagato svelano misteri e ombre

Giuseppe Sempio: le sue parole in Tv da indagato svelano misteri e ombre

Matteo Rigamonti

Novembre 1, 2025

Milano, 7 giugno 2024 – Giuseppe Sempio, pensionato di Garlasco e padre di Andrea Sempio, è intervenuto per la prima volta in tv dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per corruzione in atti giudiziari. Raggiunto al telefono durante la puntata di “Quarto Grado” andata in onda questa sera, ha respinto ogni accusa e ha detto di non conoscere le persone coinvolte nell’inchiesta. L’indagine, guidata dalla Procura di Brescia, ipotizza che nel 2017 Sempio abbia versato denaro all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, per ottenere l’archiviazione del figlio Andrea, allora indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.

Sempio in diretta: “Non conosco quelle persone, non ricordo nulla”

Durante la telefonata con “Quarto Grado”, Giuseppe Sempio ha cercato di smontare le accuse. «È passato tanto tempo, sono anni ormai, sono cose che non ricordo più», ha detto, riferendosi ai fatti contestati. La sua voce tradiva una certa stanchezza. Poi ha aggiunto: «Adesso bisogna capire bene come stanno le cose». Per lui, la vicenda è lontana e confusa: «Stiamo ragionando, cercando di capire, ma di preciso non sappiamo niente».

L’inchiesta di Brescia: soldi sospetti e sequestri

L’indagine, nata da una segnalazione della Guardia di Finanza, ruota attorno a presunti pagamenti nascosti fatti nel 2017. Secondo gli investigatori, Sempio avrebbe dato tra i 20 e i 30 mila euro a Mario Venditti per influenzare l’archiviazione a favore del figlio. Sono stati sequestrati diversi cellulari e si stanno controllando i movimenti bancari e le comunicazioni tra le persone coinvolte. Alla domanda se temesse che dai telefoni emergessero prove, Sempio ha risposto: «No, no. È passato troppo tempo, non ricordo più niente».

Il caso Poggi e il ritorno di una ferita aperta a Garlasco

Il nome di Andrea Sempio era già saltato fuori nell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007. All’epoca era stato indagato e poi scagionato. Ora questa nuova indagine riaccende i riflettori su una vicenda che ha segnato profondamente il paese. Si cerca di capire se ci sono stati tentativi di influenzare le indagini con soldi illeciti. Fonti giudiziarie parlano di movimenti sospetti su otto conti correnti legati a uno degli avvocati difensori.

La reazione di Garlasco e le prossime mosse

La notizia dell’iscrizione di Sempio nel registro degli indagati è arrivata direttamente dai media. «L’ho saputo così», ha ammesso lui durante la trasmissione. A Garlasco la vicenda è tornata a far parlare: c’è chi non ci crede, chi invece pensa che «qualcosa sotto doveva esserci». L’atmosfera è tesa. Intanto gli inquirenti stanno esaminando intercettazioni e documenti bancari raccolti nelle ultime settimane. Non si esclude che presto possano uscire nuovi dettagli.

Gli avvocati e i dubbi sui movimenti di denaro

Un altro fronte dell’indagine riguarda gli avvocati che hanno seguito Andrea Sempio nei vari processi. Secondo la Guardia di Finanza, uno di loro avrebbe fatto da intermediario per trasferire i soldi a Venditti. Tra le carte spuntano domande su assegni e prelievi in contanti. In una conversazione intercettata, Sempio avrebbe chiesto: «Perché non posso prelevare 10mila euro in contanti?»

Un’inchiesta che va avanti

Al momento la posizione di Giuseppe Sempio è ancora sotto esame dalla magistratura di Brescia. Si continua a indagare sui flussi di denaro e sulle comunicazioni trovate nei telefoni sequestrati. «Adesso bisogna capire bene le cose», ha ripetuto Sempio, lasciando intendere che la sua difesa si sta organizzando per chiarire ogni punto. Nel frattempo, a Garlasco si resta in attesa, con gli occhi puntati sulle prossime mosse della Procura.