Jesse Eisenberg: la sorprendente promessa di donare un rene a un estraneo

Jesse Eisenberg: la sorprendente promessa di donare un rene a un estraneo

Jesse Eisenberg: la sorprendente promessa di donare un rene a un estraneo

Giada Liguori

Novembre 1, 2025

New York, 5 giugno 2024 – Jesse Eisenberg, attore e regista noto per “The Social Network”, ha deciso di donare un rene a uno sconosciuto nelle prossime settimane. A svelarlo è stato lui stesso in un’intervista alla NBC, dove il 42enne ha raccontato di aver preso questa decisione “senza pensarci due volte”. L’operazione è fissata per metà dicembre al Langone Hospital di New York.

Eisenberg dona un rene a uno sconosciuto: una scelta senza esitazioni

“Non ho avuto dubbi, è stata una decisione naturale”, ha detto Eisenberg, seduto davanti alle telecamere della NBC, con la voce ferma ma l’emozione a tratti evidente. L’attore, diventato celebre per il ruolo di Mark Zuckerberg nel film di David Fincher del 2010, ha raccontato di essersi lasciato ispirare dalla sua esperienza con la donazione di sangue. “È una cosa che ho sempre fatto, ma questa volta sarà un gesto ancora più grande. Non vedo l’ora”, ha aggiunto, mostrando un misto di entusiasmo e nervosismo.

Non è una scelta improvvisata. Eisenberg ha spiegato di averci pensato per la prima volta circa dieci anni fa, quando aveva contattato un’associazione specializzata ma non aveva avuto risposta. Solo recentemente, grazie a un’amica medico, è arrivato al Langone Hospital e ha potuto avviare la procedura. “Non so come sia successo, ma ora è tutto pronto”, ha confessato.

Emergenza trapianti negli Stati Uniti: il numero dei pazienti in attesa

La decisione di Eisenberg arriva in un momento critico per la sanità americana. Negli Stati Uniti, secondo la Health Resources and Services Administration, a settembre 2024 erano circa 90.000 le persone in lista d’attesa per un trapianto di rene. Un’emergenza silenziosa, spesso dimenticata dal grande pubblico.

La donazione altruistica – cioè quella in cui il donatore non conosce chi riceverà l’organo – è ancora poco diffusa, ma è fondamentale. “Per chi dona non ci sono rischi veri, ma la necessità è enorme”, ha spiegato Eisenberg a Usa Today, cercando di sfatare i timori più comuni su questo tipo di intervento.

La sicurezza per i familiari: il programma Family Voucher

Uno dei dubbi più frequenti riguarda cosa succede se, dopo la donazione, un familiare dovesse aver bisogno di un rene. Eisenberg ha chiarito che c’è una soluzione: “Puoi mettere una lista di persone che vorresti fossero messe in cima alla lista d’attesa”, ha spiegato parlando del programma Family Voucher del National Kidney Registry. Così, chi dona può assicurare ai propri cari una corsia preferenziale in caso di bisogno.

L’attore ha già inserito i suoi familiari in questa lista. “Mi dà molta tranquillità”, ha ammesso, spiegando che questa garanzia ha cancellato gli ultimi dubbi.

Oltre il cinema: un gesto che parla di vita

Negli ultimi anni Eisenberg si è fatto notare anche come regista. Il suo film “A Real Pain”, uscito nel 2023 e da lui scritto, diretto e interpretato, racconta il viaggio di due cugini in Polonia alla ricerca della nonna scomparsa. La sceneggiatura gli è valsa una candidatura agli Academy Awards, mentre Kieran Culkin, suo co-protagonista, ha ricevuto il premio come miglior attore.

Questa volta però, la scena si sposta lontano dai riflettori. Eisenberg si prepara a un gesto che va oltre la carriera e l’immagine pubblica. “Mi sento fortunato a poter fare qualcosa di così importante”, ha detto quasi sottovoce, mentre la notizia cominciava a circolare tra fan e colleghi.

Le reazioni al gesto: un esempio concreto che fa riflettere

L’annuncio ha subito acceso i social e il mondo dello spettacolo. Molti utenti hanno definito il gesto “un esempio concreto”, altri hanno ammirato la naturalezza con cui l’attore ne ha parlato. “Non tutti avrebbero questo coraggio”, si legge tra i commenti su X (ex Twitter).

Intanto, negli Stati Uniti si riapre il dibattito sulla donazione di organi. La storia di Eisenberg, fatta di attese lunghe dieci anni e di una scelta maturata con calma, torna a mettere sotto i riflettori un tema spesso messo da parte. E forse, come spera lui, potrà spingere altri a informarsi e a fare lo stesso passo.