Milano, 5 giugno 2024 – L’oro torna sopra i 4.000 dollari l’oncia. Nella seduta di oggi, il contratto con consegna a dicembre ha aperto a 4.020,30 dollari, un segnale chiaro della continua turbolenza nei mercati internazionali. Il metallo giallo conferma così il suo ruolo di rifugio sicuro, soprattutto in un momento segnato da tensioni geopolitiche e inflazione alta. Il contratto spot, invece, si è fermato a 4.006,71 dollari, con un leggero calo dello 0,44% rispetto alla chiusura di ieri.
Oro oltre i 4.000 dollari: cosa sta muovendo il mercato
L’andamento dell’oro nelle ultime settimane ha catturato l’attenzione di trader e analisti. Dopo un periodo di stabilità tra aprile e maggio, con il prezzo che ha oscillato attorno ai 3.900 dollari, è arrivata una nuova spinta verso l’alto. Secondo Bloomberg, la domanda di oro fisico resta forte sia in Asia che in Europa, mentre i fondi speculativi hanno aumentato le posizioni lunghe sui futures.
“Superare la soglia psicologica dei 4.000 dollari è il segno di un clima di crescente incertezza, tra tensioni internazionali e politiche monetarie ancora poco chiare”, spiega Giovanni Staiano, analista di Intesa Sanpaolo. Ieri la Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati, ma ha sottolineato che l’inflazione va tenuta d’occhio nei prossimi mesi.
Perché l’oro corre
Dietro questo nuovo slancio dell’oro ci sono diversi motivi. L’inflazione in Usa ed Europa resta sopra gli obiettivi delle banche centrali: i dati del Bureau of Labor Statistics mostrano un aumento del 3,4% dell’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ad aprile, su base annua. Allo stesso tempo, le tensioni geopolitiche – dalla guerra in Ucraina alle incertezze in Medio Oriente – spingono investitori, grandi e piccoli, verso asset più sicuri.
“Quando i mercati azionari danno segni di cedimento, l’oro diventa un punto di riferimento”, racconta un trader della City di Londra, raggiunto poco dopo l’apertura delle contrattazioni. Ma non manca chi mette in guardia: “Il rischio di prese di profitto è reale”, avverte lo stesso operatore.
Spot e futures: perché i prezzi non coincidono
Il contratto con consegna a dicembre ha aperto sopra i 4.020 dollari, mentre il prezzo spot – quello per la consegna immediata – si è mantenuto un po’ più basso, a 4.006,71 dollari. Questa differenza riflette le aspettative sui tassi d’interesse e i costi legati a stoccaggio e assicurazione dell’oro fisico.
Secondo la London Bullion Market Association, nelle ultime 24 ore sono cresciuti soprattutto i volumi nei mercati asiatici, con Shanghai che ha registrato un aumento del 7% negli scambi. In Europa, invece, la domanda resta buona ma meno vivace rispetto ai mesi scorsi.
Tra attesa e prudenza: cosa dicono gli esperti
Gli analisti sono divisi sulle prospettive dell’oro nelle prossime settimane. Alcuni prevedono un ulteriore rialzo se si aggraveranno le tensioni internazionali o se l’inflazione rimarrà alta. Altri, invece, invitano a non farsi prendere dall’entusiasmo: “L’oro è un mercato ciclico, può fare grandi balzi ma anche forti correzioni”, ricorda Elena Rinaldi, strategist di Banca Generali.
A Piazza Affari, tra gli operatori si respira un clima di attesa. “Molti investitori stanno riorganizzando i loro portafogli”, spiega un consulente finanziario che segue clienti tra Milano e Londra. “C’è chi teme nuove turbolenze e chi invece pensa che il peggio sia passato”.
L’oro resta il rifugio sicuro per molti
In questo quadro, il ruolo dell’oro come bene rifugio sembra rafforzarsi. Non solo per grandi investitori, ma anche per i piccoli risparmiatori in cerca di un porto tranquillo in tempi incerti. Secondo i dati del World Gold Council, nel primo trimestre del 2024 le banche centrali hanno aumentato gli acquisti di oro fisico del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Resta da vedere se l’oro riuscirà a mantenere quota 4.000 dollari o se dovrà fare i conti con le prese di profitto. Per ora, la soglia psicologica è stata superata ancora una volta e il mercato guarda con attenzione ogni segnale nuovo.
