Milano, 7 novembre 2023 – Nel pomeriggio di martedì, a un’ora dalla chiusura, Piazza Affari segna un leggero calo. L’indice Ftse Mib scende dello 0,25%, fermandosi a 43.089 punti. Una giornata sostanzialmente piatta per i mercati europei, in attesa di nuovi dati economici e aggiornamenti dalle grandi società quotate.
Spread Btp-Bund stabile, rendimenti giù di poco
Sul fronte obbligazionario, il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi resta stabile a 75,1 punti base, segno che gli investitori mantengono un certo equilibrio sui titoli di Stato italiani. Il rendimento del Btp scende leggermente al 3,39%, in calo di 0,4 punti rispetto a ieri, mentre il Bund tedesco si attesta al 2,64%, meno 0,1 punti. Fa eccezione il titolo francese, che invece sale di 0,9 punti portandosi al 3,42%. Secondo alcuni esperti di Piazza Affari, questa situazione riflette l’attesa per le prossime mosse della Banca Centrale Europea e le tensioni sul fronte geopolitico.
Intesa Sanpaolo perde terreno dopo i conti, brillano Interpump e Prysmian
Tra i titoli principali, spicca il calo di Intesa Sanpaolo, che cede il 2,7% nel giorno in cui ha presentato i risultati dei primi nove mesi. “Il mercato si aspettava qualcosa di più sui ricavi”, ha commentato un trader milanese poco dopo le 16. Seguono in rosso anche Hera (-1,82%), Brunello Cucinelli (-1,5%), Unipol (-1,4%), Tim (-1,25%) e Italgas (-0,65%). Quest’ultima paga alcune prese di profitto dopo il rally di ieri, spinto dai conti trimestrali e dal nuovo piano strategico fino al 2031.
Sul fronte opposto si mette in evidenza Interpump, in rialzo del 5,18% grazie al giudizio positivo degli analisti di Equita. La società milanese ha ricevuto il consiglio di acquisto in vista dei risultati attesi per il 14 novembre e delle possibili operazioni di fusione nel settore delle pompe idrauliche. Bene anche Prysmian (+2,64%), che recupera terreno dopo la caduta di ieri, sostenuta dai dati sui nove mesi.
Banche divise, Eni ferma nonostante il petrolio in rialzo
Nel settore bancario si registrano segnali contrastanti: Unicredit guadagna lo 0,7%, spinta da acquisti istituzionali, mentre salgono anche Popolare di Sondrio (+0,83%) e Bper Banca (+0,44%). Più prudente Banco Bpm, che resta praticamente invariata (+0,12%).
Tra i titoli energetici, Eni non si muove quasi (+0,04%) nonostante il petrolio Wti risalga dello 0,61%, a quota 60,94 dollari al barile. Il dato arriva a due giorni dall’incontro online dei rappresentanti degli otto paesi dell’Opec+, dove si attende un annuncio su un possibile aumento della produzione giornaliera.
Auto a due velocità: Ferrari in rialzo, Stellantis rallenta
Nel settore auto si vedono segnali opposti: Ferrari sale dell’1,35%, mentre Stellantis perde lo 0,31%. Secondo alcuni operatori sentiti da alanews.it, Ferrari continua a beneficiare dell’effetto positivo dei risultati trimestrali pubblicati la scorsa settimana. Stellantis invece soffre le incertezze legate ai mercati americani e alle trattative sindacali in corso.
Mercato prudente in attesa di nuovi dati macro
In attesa delle prossime decisioni della Federal Reserve e dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, gli investitori mantengono un atteggiamento prudente. “Il mercato cerca una direzione chiara – ha detto un gestore di fondi lombardo – ma per ora domina la cautela”. Solo allora si capirà se la debolezza di oggi è una pausa o l’inizio di una correzione più profonda per Piazza Affari.
