Scontri a Cagliari: tre arresti tra polizia e antifascisti

Scontri a Cagliari: tre arresti tra polizia e antifascisti

Scontri a Cagliari: tre arresti tra polizia e antifascisti

Matteo Rigamonti

Novembre 1, 2025

Cagliari, 8 giugno 2024 – Scontri tra polizia e manifestanti hanno infiammato il pomeriggio in pieno centro, tra via Lanusei e via Sonnino. Il corteo antifascista, organizzato da collettivi studenteschi e associazioni locali, ha più volte tentato di avvicinarsi al presidio di Blocco Studentesco, distante poche centinaia di metri. La tensione è salita in fretta: poco dopo le 17, un gruppo di manifestanti ha cercato di superare il cordone della polizia. Gli agenti, in assetto antisommossa, hanno risposto con gli idranti e poi con una carica.

Scontri nel cuore di Cagliari: il tentativo di sfondare il blocco

Secondo i testimoni, tutto è degenerato quando una ventina di persone, con cappucci e mascherine, ha provato a forzare lo sbarramento della polizia. “Prima sono partiti gli spintoni, poi gli idranti. Solo dopo gli agenti hanno caricato”, racconta Marco P., studente universitario che seguiva il corteo da via Sonnino. In quei concitati momenti, tre manifestanti sono stati fermati e portati via su camionette della polizia. Le loro generalità non sono state rese note; fonti della questura parlano di giovani tra i 19 e i 25 anni.

Presidio di Blocco Studentesco: calma tesa a pochi passi dagli scontri

A poche centinaia di metri, il presidio di Blocco Studentesco si è svolto in un clima teso, ma senza incidenti diretti. Una trentina di militanti, con bandiere e striscioni, hanno scandito slogan e distribuito volantini. Alcuni passanti si sono fermati a guardare, altri hanno preferito cambiare strada. “Non volevamo provocare nessuno”, ha detto uno degli organizzatori, che ha chiesto di restare anonimo. “La nostra manifestazione era autorizzata. Siamo qui per difendere le nostre idee”.

Identificazioni e momenti di tensione

Durante i momenti più caldi, una quarta persona è stata identificata mentre filmava il presidio di Blocco Studentesco. Secondo la polizia, si tratta di un attivista noto tra i collettivi locali. L’uomo è stato trattenuto per pochi minuti e poi rilasciato. “Stavo solo documentando quello che succedeva”, ha detto ai cronisti. “Mi hanno chiesto i documenti e fatto qualche domanda”.

Centro città bloccato: la gestione della sicurezza e della viabilità

Il centro di Cagliari è rimasto chiuso al traffico per oltre due ore. Dalle 16:30 circa, polizia e vigili hanno chiuso via Sonnino e via Lanusei, deviando autobus e auto sulle strade limitrofe. Decine di agenti in tenuta antisommossa hanno presidiato gli ingressi alle due vie principali. Sul posto anche ambulanze del 118 e personale della Digos. Non ci sono feriti gravi: solo qualche contuso tra i manifestanti, medicato sul posto.

Le reazioni delle istituzioni

Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha espresso preoccupazione per gli eventi: “La città non può essere ostaggio della violenza”, ha detto a margine di un incontro in municipio. “C’è il diritto di manifestare, ma sempre rispettando le regole”. Sulla stessa linea la prefettura, che ha sottolineato come il dispositivo di sicurezza fosse pensato “per garantire l’ordine pubblico e tutelare la sicurezza dei cittadini”.

Indagini aperte, si cerca di fare chiarezza

La questura ha confermato che sono in corso accertamenti per ricostruire la dinamica degli scontri e identificare eventuali altri responsabili. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e i video amatoriali saranno analizzati nelle prossime ore. Per ora, i tre giovani fermati restano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nel tardo pomeriggio la situazione è tornata tranquilla. Solo qualche cartello abbandonato e transenne spostate ricordano quanto successo tra via Lanusei e via Sonnino. Ma tra i residenti resta una certa inquietudine. “Non è la prima volta che succede”, confida una commerciante della zona. “Speriamo sia l’ultima”.