Avventure estreme: al via la 41ª spedizione italiana in Antartide

Avventure estreme: al via la 41ª spedizione italiana in Antartide

Avventure estreme: al via la 41ª spedizione italiana in Antartide

Giada Liguori

Novembre 2, 2025

Roma, 24 giugno 2024 – È partita la 41esima spedizione italiana in Antartide, che coinvolgerà da oggi circa 200 tra ricercatori e tecnici impegnati in studi su glaciologia, geologia, climatologia, biodiversità e oceanografia. Dopo la pausa invernale di febbraio, la base Mario Zucchelli ha riaperto i battenti. I primi tecnici, conferma l’Enea, sono già al lavoro per controllare le condizioni del ghiaccio marino. Un passaggio fondamentale: lì si dovrà allestire la pista di atterraggio per i voli del C130J dell’Aeronautica Militare, che trasporteranno personale e materiali nei prossimi giorni.

La missione guidata dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide

Anche questa spedizione rientra nel quadro del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il coordinamento scientifico è affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), mentre la logistica è gestita dall’Enea. La nave rompighiaccio “Laura Bassi” è sotto la responsabilità dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs). Dietro c’è una macchina complessa, con enti pubblici e forze armate che lavorano fianco a fianco.

Elena Campana, responsabile dell’Unità Tecnica Antartide dell’Enea, parla di “interventi di ammodernamento” alla base Zucchelli. Si tratta di migliorare la viabilità interna, sistemare il molo e preparare nuovi impianti tecnici. Lavori simili sono previsti anche alla base italo-francese Concordia, sul plateau antartico.

Chi sono e cosa faranno gli uomini della spedizione 2025-2026

Nel dettaglio, la campagna 2025-2026 vedrà impegnati 114 ricercatori e tecnici alla base Zucchelli, 5 a Concordia, 51 sulla nave “Laura Bassi”, più 20 militari e 3 vigili del fuoco. In tutto, saranno attivi 14 progetti e osservatori permanenti per studiare l’ambiente, i cambiamenti climatici, la biodiversità, i movimenti della crosta terrestre, oltre ad attività di astronomia, astrofisica e meteorologia spaziale.

A novembre partirà la campagna estiva alla base Concordia. Qui un gruppo di 12 ricercatori e tecnici – 5 italiani, 6 francesi e 1 britannico – resterà per un anno intero, affrontando il rigido inverno antartico. Una vita dura, fatta di turni serrati, temperature estreme e isolamento. “Solo chi c’è stato può capire cosa vuol dire vivere e lavorare in queste condizioni”, racconta uno dei tecnici in partenza.

Beyond Epica Oldest Ice: la sfida per scoprire il passato del clima

Sempre vicino a Concordia, a circa 35 chilometri dalla base, torna operativo il campo per la fase finale del progetto internazionale “Beyond Epica Oldest Ice”. Cofinanziato dalla Commissione europea e guidato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp), il progetto mira a ricostruire la storia climatica del pianeta grazie alle carote di ghiaccio più antiche mai estratte.

Queste ricerche ci aiuteranno a capire meglio il clima di questo fragile e prezioso ecosistema”, spiega Giuliana Panieri, direttrice del Cnr-Isp. “Vogliamo anche valutare l’impatto delle attività umane in un luogo così isolato”. Un tema che resta centrale nel dibattito scientifico globale: l’Antartide, pur lontana da tutto, risente dei cambiamenti del nostro mondo.

Un laboratorio naturale per capire il futuro del pianeta

La spedizione italiana in Antartide è un pezzo importante per capire i cambiamenti climatici. I dati raccolti – dalla variazione della calotta glaciale alle dinamiche degli ecosistemi marini – saranno condivisi con la comunità scientifica internazionale. Un lavoro silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma fondamentale per prevedere cosa ci aspetta.

“Non è solo ricerca – sottolinea un ricercatore con esperienza – ma anche una sfida personale. Ogni anno torniamo qui con nuove domande e qualche risposta in più”. Eppure, il fascino dell’Antartide resta intatto: un continente estremo dove scienza e avventura si intrecciano ogni giorno.