Modena, 10 giugno 2024 – Elia Del Grande, 49 anni, condannato a trent’anni di carcere per la strage dei fornai del 1998 nel Varesotto, è fuggito nei giorni scorsi dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Doveva restarci sei mesi, in attesa di una nuova valutazione sulla sua pericolosità sociale, ma ha fatto perdere le sue tracce dopo aver scavalcato un muro. Le ricerche sono scattate subito e si estendono tra Lombardia e Sardegna.
Fuga a Castelfranco: Del Grande è sparito nel nulla
La fuga di Del Grande è stata scoperta venerdì mattina, secondo quanto riportato da Qn-il Resto del Carlino. Era ospite della struttura di Castelfranco Emilia da settembre scorso, dove si trovava sotto una misura di sicurezza dopo la fine della pena. Aveva già scontato 25 anni per il triplice omicidio della sua famiglia, avvenuto il 7 gennaio 1998 a Cadrezzate, in provincia di Varese. Le prime ricostruzioni parlano di un attimo di distrazione del personale: ne ha approfittato per uscire dal cortile interno e scavalcare la recinzione. Da allora, nessuna traccia.
Le ricerche si allargano: Lombardia e Sardegna nel mirino
Carabinieri e polizia penitenziaria hanno subito dato il via alle ricerche. Le pattuglie si muovono non solo intorno a Modena, ma anche nel Varesotto e in Sardegna, dove Del Grande avrebbe alcuni contatti. A Cadrezzate, il paese ancora segnato da quella tragedia, la notizia ha fatto presto il giro. “Speriamo davvero che lo trovino presto”, dice una commerciante del centro storico. Gli investigatori stanno esaminando le telecamere di sorveglianza e controllano gli spostamenti intorno a stazioni ferroviarie e aeroporti.
Il lungo passato giudiziario e la misura di sicurezza
Elia Del Grande è stato condannato a trent’anni per aver ucciso il padre Enea, la madre Alida e il fratello Enrico, tutti titolari di una nota forneria del paese. Dopo aver scontato gran parte della pena, il tribunale di Sorveglianza lo aveva sottoposto a libertà vigilata, giudicandolo ancora pericoloso per la società. La decisione era arrivata dopo alcuni episodi – furti e molestie in zona – avvenuti dopo la sua scarcerazione. Per questo era stato mandato nella casa lavoro di Castelfranco Emilia, una struttura dedicata a chi deve scontare misure alternative al carcere.
La strage dei fornai: un ricordo doloroso per il Varesotto
Tutto risale a gennaio 1998. Del Grande, allora 22enne, viveva con la famiglia a Cadrezzate. Secondo i documenti processuali, l’omicidio sarebbe nato da una lite legata alla sua relazione con una ragazza di Santo Domingo. Quella notte impugnò un fucile da caccia e uccise i genitori e il fratello maggiore. Il paese si svegliò sconvolto. “Non riuscivamo a crederci, sembrava impossibile”, racconta un ex vicino. La famiglia era molto conosciuta in zona, proprio per la gestione della storica forneria.
Paura e tensione a Cadrezzate: la comunità in allarme
L’evasione ha riaperto vecchie ferite tra i residenti di Cadrezzate. In molti temono che Del Grande possa tornare nei luoghi dell’infanzia. “Abbiamo paura che possa succedere qualcosa”, confida una donna che abita vicino alla vecchia casa della famiglia. Nel frattempo, le autorità stanno valutando se ci siano responsabilità nella gestione della struttura modenese e nelle misure di sorveglianza adottate.
Un caso ancora aperto: le ricerche non si fermano
Al momento non ci sono notizie precise sul luogo in cui si trovi Elia Del Grande. Le indagini vanno avanti senza sosta, mentre cresce l’ansia tra chi lo conosce o ricorda quella storia. “Non possiamo permetterci errori”, dice uno degli investigatori impegnati nelle ricerche. Solo una volta rintracciato si potranno chiarire i dettagli della fuga e capire se ci sono state falle nel sistema di controllo delle misure alternative al carcere.
