Livigno si prepara per le Olimpiadi: il progetto del bacino idrico prende forma

Livigno si prepara per le Olimpiadi: il progetto del bacino idrico prende forma

Livigno si prepara per le Olimpiadi: il progetto del bacino idrico prende forma

Giada Liguori

Novembre 2, 2025

Livigno, 30 maggio 2024 – A meno di cento giorni dall’avvio dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, i lavori per il nuovo bacino idrico di Livigno (Sondrio) procedono a ritmo serrato. Lo ha confermato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), sottolineando quanto questa opera sia essenziale per assicurare l’innevamento delle piste che ospiteranno le gare di snowboard e freestyle, sia olimpiche che paralimpiche.

Lavori in corso: sicurezza e impianti idraulici sotto controllo

Il Mit fa sapere che sono già stati portati a termine gli interventi principali per la stabilità e la sicurezza della struttura. Passaggi tecnici delicati, che hanno richiesto settimane di lavoro e squadre specializzate. Ora l’attenzione si sposta sul dissabbiatore, componente fondamentale per trattenere le impurità nell’acqua e garantire così una neve di qualità sulle piste. “La posa della rete di tubazioni che porterà l’acqua al sistema di innevamento è quasi finita”, spiegano dal ministero. Gli scavi per gli allacci e le condotte sono quasi ultimati, mentre la sala macchine, il cuore operativo dell’impianto, è già pronta a entrare in funzione.

Un’opera chiave per le Olimpiadi

Il nuovo bacino idrico di Livigno è una delle opere più importanti tra quelle realizzate per i Giochi. Non è solo un’infrastruttura sportiva: è un progetto che interessa anche aspetti ambientali ed energetici. “Le infrastrutture olimpiche non sono solo sportive o stradali, ma riguardano anche acqua, energia e ambiente”, spiegano dal Mit. L’obiettivo è doppio: permettere lo svolgimento delle gare e lasciare un’eredità duratura e utile per il territorio.

Livigno si prepara all’evento

Nel paese valtellinese l’attesa per l’appuntamento olimpico cresce di giorno in giorno. Gli operatori turistici seguono con attenzione i lavori, consapevoli dell’impatto che i Giochi avranno sull’economia locale. “Siamo pronti ad accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo”, racconta un albergatore del centro, mentre nei bar si parla già delle novità in arrivo. I cantieri sono ben visibili soprattutto nella zona sud di Livigno, vicino alle piste che ospiteranno le gare: camion, operai e tecnici lavorano anche all’alba.

Un’eredità che va oltre lo sport

Il Mit tiene a precisare che il bacino non servirà solo durante le Olimpiadi. Una volta finito l’evento, la struttura resterà a disposizione della comunità e degli operatori turistici per garantire l’innevamento anche nelle stagioni future. Un punto sottolineato anche dagli amministratori locali. “Questa opera è un investimento per il futuro del territorio”, spiega un assessore comunale, ricordando come la scarsità d’acqua sia ormai un tema centrale anche in montagna.

Ultimi ritocchi e scadenze

Con meno di cento giorni al via – il conto alla rovescia segna 97 giorni – il ritmo dei lavori è sotto controllo costante. Secondo il Mit, tutte le opere principali saranno pronte in tempo per i test pre-olimpici, previsti a fine estate. “Stiamo rispettando tutte le scadenze”, assicurano dal ministero. Solo allora, con le prime prove sulle piste innevate artificialmente, si potrà capire davvero se il sistema funziona come previsto.

Un modello per il futuro delle Alpi?

L’esperienza di Livigno potrebbe diventare un esempio anche per altre località alpine che puntano su grandi eventi sportivi. La combinazione tra infrastrutture moderne e rispetto per l’ambiente è vista come la strada da seguire per il futuro della montagna. “Non basta più pensare solo alle piste: serve una visione più ampia”, ammette un tecnico coinvolto nel progetto. Restano però alcune perplessità tra i residenti, soprattutto sui costi e sull’impatto sul paesaggio. Ma per ora, la priorità è una sola: arrivare pronti all’appuntamento olimpico.