Rip: una storia di fantasmi che esplora la morte e il coraggio di vivere

Rip: una storia di fantasmi che esplora la morte e il coraggio di vivere

Rip: una storia di fantasmi che esplora la morte e il coraggio di vivere

Giada Liguori

Novembre 2, 2025

Roma, 24 ottobre – Una commedia surreale che parla di morte, vita e seconde possibilità: così si presenta “Rip”, il primo film di Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, uscito nelle sale italiane il 23 ottobre. Dopo l’anteprima ad Alice nella Città, la pellicola – prodotta da Nvp Studios e distribuita da Filmclub Distribuzione – si fa notare per un tono ironico e dissacrante, capace di mescolare risate, azione e momenti di vera emozione. Nel cast, volti noti come Augusto Fornari, Giulia Michelini, Valerio Morigi, Nina Pons, Maurizio Bousso, Caterina Gabanella, Simone Montedoro, Ernesto Mahieux e Antonio Catania.

Leonardo e i fantasmi: un viaggio tra risate e sentimenti

Al centro della storia c’è Leonardo, autore di necrologi, uomo solo e un po’ disilluso. Improvvisamente si ritrova in un mondo popolato da fantasmi. Non sono spettri spaventosi, ma personaggi eccentrici e sorprendentemente pieni di vita. Tra questi c’è lo spettro del padre di Leonardo: giovane, estroverso, ma senza memoria della sua vita da genitore assente. Un incontro che spinge Leonardo a fare i conti con le sue paure e a riflettere sul vero senso della felicità.

La narrazione alterna momenti comici a scene surreali e toccanti. “Abbiamo voluto raccontare la morte senza cadere nella retorica, usando l’ironia per parlare del coraggio di vivere”, hanno spiegato i registi durante la presentazione a Roma. Il film invita a pensare a come l’amore possa andare oltre il tempo e la vita stessa. Senza mai diventare pesante: la leggerezza resta la chiave di tutto.

Daniele Silvestri firma la colonna sonora: un laboratorio di suoni

Un elemento fondamentale di “Rip” è la colonna sonora originale di Daniele Silvestri, realizzata insieme al collettivo Klangore, la factory creativa fondata dallo stesso artista con alcuni collaboratori storici. “Per me è stato un modo diverso di raccontare – ha detto Silvestri – questa volta senza parole, solo con i suoni”. La soundtrack, pubblicata da Sony Music, è disponibile dal 24 ottobre sulle principali piattaforme digitali. In contemporanea sono partiti i pre-order del vinile, prodotto in tiratura limitata.

Klangore è oggi una delle realtà più vive e interessanti del panorama musicale italiano. “Lavorare insieme a questo progetto ci ha permesso di sperimentare – ha aggiunto Silvestri – e di creare qualcosa che fosse davvero parte della storia”. Le musiche accompagnano Leonardo, passando da toni leggeri a momenti più malinconici, sottolineando le emozioni più forti.

“Rip” a Roma e in giro per l’Italia: date e incontri

Dopo l’anteprima ad Alice nella Città, “Rip” rimane in programmazione fino a mercoledì 5 novembre al Cinema Madison di Roma. La settimana seguente, da giovedì 6 a domenica 9 novembre, il film sarà al Cinema Azzurro Scipioni. In queste date, registi e cast incontreranno il pubblico: appuntamento giovedì 6 novembre alle 20:30 e domenica 9 novembre alle 17:00 e alle 19:00.

Il tour continuerà anche in altre città italiane. Il 10 novembre i registi saranno in collegamento video con il Cinema Teatro Galliera di Bologna; il 13 e 14 novembre il film sarà proiettato nel circuito POPUP, nelle sale Jolly e Bristol. “Ci interessa molto il contatto diretto con chi vede il film – ha detto D’Ambrosi – perché ogni spettatore porta con sé una sua interpretazione”.

Una ghost story tutta italiana tra ironia e cuore

“Rip” si inserisce nel filone delle commedie italiane che sanno parlare di temi universali con leggerezza e profondità. Parla di morte, certo, ma soprattutto di rinascita, del coraggio di affrontare la vita senza scappare dal dolore. Un racconto che, tra una battuta e una lacrima, invita a non aver paura di vivere davvero.

Il pubblico romano ha accolto il film con curiosità e calore. “Non mi aspettavo una storia così leggera su un tema così difficile”, ha detto una spettatrice uscendo dal Madison. È qui che si capisce che anche le ghost story possono far sorridere. E forse aiutano a guardare la vita con occhi nuovi.