Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Matteo Rigamonti

Novembre 2, 2025

Roma, 15 novembre 2023 – Con l’arrivo dei primi freddi, l’accensione dei riscaldamenti torna a far parlare gli italiani. Ma anche quest’anno, come negli ultimi inverni, la paura per le bollette del gas pesa sulle famiglie. A Roma, per esempio, dove il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza che fissa l’avvio al 15 novembre, la questione è particolarmente sentita. La capitale, che rientra nella fascia climatica D, avrebbe potuto accendere i riscaldamenti già dal primo novembre. Ma la scelta di posticipare è stata presa proprio per cercare di contenere i consumi.

Riscaldamenti: le regole cambiano da città a città

In Italia ci sono sei zone climatiche che stabiliscono quando si possono accendere i riscaldamenti. Nei comuni più freddi, come quelli di montagna, non ci sono limiti precisi: lì si può tenerli accesi anche per mesi. In altre zone, invece, gli orari sono più rigidi. Però i sindaci possono intervenire con ordinanze specifiche, come ha fatto Gualtieri a Roma. “Abbiamo deciso di posticipare l’accensione per abbassare i costi energetici e ridurre le emissioni”, ha spiegato il sindaco durante una conferenza in Campidoglio.

Non è solo Roma a muoversi in questa direzione. Anche a Milano e Torino si stanno valutando misure simili. In alcune zone della Lombardia, per esempio, hanno scelto di ridurre le ore di accensione giornaliere. Secondo i tecnici comunali, così si potrebbe risparmiare in media il 10% sui consumi della stagione.

Bollette alle stelle, cambiano le abitudini: la svolta delle pompe di calore

Il caro-energia degli ultimi anni ha spinto molti italiani a cambiare abitudini. Secondo Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie e l’energia, sempre più famiglie stanno pensando di sostituire le vecchie caldaie a gas con pompe di calore elettriche. “Passare a sistemi più efficienti è diventato indispensabile”, spiega Nicola Rossi, responsabile dell’efficienza energetica all’Enea.

Le pompe di calore, che funzionano con energia elettrica, permettono di risparmiare sulla bolletta e di abbattere le emissioni di CO2 e polveri sottili. Un doppio vantaggio che convince soprattutto chi vive nelle grandi città, dove l’inquinamento resta un problema serio. “Le richieste di informazioni sono aumentate del 25% rispetto a un anno fa”, aggiunge Rossi.

Enea e i consigli pratici per risparmiare energia

Per aiutare i cittadini a capire consumi e tecnologie, Enea ha messo a disposizione due strumenti utili: una app gratuita per monitorare in tempo reale i consumi di casa e un vademecum con consigli pratici per risparmiare energia. L’app, disponibile sul sito dell’agenzia, permette anche di simulare la sostituzione della caldaia con una pompa di calore e capire subito se conviene.

Tra i consigli più importanti: non superare i 20 gradi in casa, fare manutenzione regolare agli impianti e non coprire i termosifoni con tende o mobili. “Sono piccoli gesti che però fanno la differenza”, sottolinea ancora Rossi.

Riscaldamenti, tra spese e sostenibilità: il nodo da sciogliere

Con l’inverno alle porte torna il tema che interessa milioni di famiglie: come trovare l’equilibrio tra il caldo in casa e il costo che si paga. Le prime stime delle associazioni dei consumatori dicono che una famiglia tipo spenderà quest’anno tra i 1.200 e i 1.500 euro per il riscaldamento, una spesa che pesa soprattutto per chi ha una casa poco isolata o una famiglia numerosa.

Ma la strada verso soluzioni più efficienti sembra ormai tracciata. “Solo quando la bolletta diventa troppo alta si cerca davvero un’alternativa”, racconta Marco, che gestisce una piccola ferramenta nel quartiere Appio Latino. Fuori fa freddo, dentro casa si prova a trovare quel giusto equilibrio tra calore e risparmio.