Due giovani si costituiscono dopo l’omicidio di un diciottenne: la verità emerge

Due giovani si costituiscono dopo l'omicidio di un diciottenne: la verità emerge

Due giovani si costituiscono dopo l'omicidio di un diciottenne: la verità emerge

Matteo Rigamonti

Novembre 3, 2025

Napoli, 3 novembre 2025 – Questa mattina, due giovani di 18 e 23 anni si sono presentati ai carabinieri di Torre Annunziata, confessando di aver sparato a Pasquale Nappo, il ragazzo di 18 anni ucciso nella notte in piazza Pace a Boscoreale. L’omicidio, avvenuto poco dopo la mezzanotte, ha scosso profondamente la comunità, già segnata da recenti episodi di violenza.

La confessione che cambia tutto

Gli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, coordinati dalla Procura, hanno ricostruito la scena: i due, entrambi del vesuviano, si sono avvicinati in scooter a piazza Pace. Uno dei due, coetaneo della vittima, ha estratto una pistola e sparato un solo colpo. Fatale, colpito al torace.

Sono stati interrogati a lungo per capire cosa abbia scatenato quel gesto. “Si sono presentati spontaneamente in caserma, erano visibilmente scossi”, ha raccontato una fonte degli inquirenti. Hanno parlato di un momento di tensione, ma i motivi precisi – regolamento di conti o una lite finita male – restano coperti dal riserbo della Procura. Intanto, per i due è scattato il fermo e si trovano in carcere in attesa dell’udienza.

La notte in piazza Pace: i testimoni e i rilievi

La sparatoria è stata intorno alle 00:30. Chi abita vicino ha sentito un colpo secco, poi urla e il caos. “Ho visto un ragazzo a terra, c’era sangue ovunque”, ha raccontato una donna. I soccorsi del 118 sono arrivati subito, ma per Pasquale Nappo non c’è stato niente da fare.

I carabinieri hanno isolato la zona e fatto i rilievi balistici. Stamattina hanno ascoltato testimoni: amici della vittima, passanti, commercianti ancora aperti. Nessuno ha visto bene la scena, ma qualcuno ha notato uno scooter scuro che è scappato a tutta velocità.

Boscoreale sotto choc: una comunità ferita

Boscoreale, alle porte di Napoli, non è nuova a episodi di violenza tra giovani. Negli ultimi mesi si sono susseguite risse e aggressioni, spesso legate a vecchie rivalità o questioni di droga. “Non ne possiamo più di vivere con la paura addosso”, dice un commerciante della zona. Il sindaco, Antonio Diplomatico, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia Nappo e ha chiesto “più controllo e più presenza delle forze dell’ordine”.

L’istituto tecnico “Einaudi”, dove studiava Pasquale, oggi è rimasto chiuso per lutto. I compagni hanno lasciato fiori e messaggi davanti all’ingresso: “Non ti dimenticheremo mai” si legge su un cartello scritto a mano.

Indagini aperte: caccia all’arma e ai messaggi sospetti

Gli investigatori sono alla ricerca dell’arma usata, che i due fermati dicono di aver gettato via subito dopo la sparatoria. Stanno anche controllando i cellulari dei ragazzi coinvolti, per capire se ci siano stati messaggi o minacce nelle ore precedenti.

La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, ha fatto sapere che “le indagini sono ancora aperte” e che nessuna pista viene esclusa. Nel frattempo, Boscoreale resta sotto choc: una notte di violenza che riapre vecchie ferite e lascia più domande che risposte.