Farnesina in azione: l’ambasciatore russo convocato per discussioni cruciali

Farnesina in azione: l'ambasciatore russo convocato per discussioni cruciali

Farnesina in azione: l'ambasciatore russo convocato per discussioni cruciali

Matteo Rigamonti

Novembre 3, 2025

Roma, 3 novembre 2025 – Questa mattina, intorno alle 10, la Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, per un richiamo formale. La decisione arriva dopo le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ieri ha commentato il recente crollo a Roma con toni giudicati “inaccettabili” dal governo italiano. Il colloquio si è svolto negli uffici del ministero degli Esteri in piazzale della Farnesina, alla presenza di funzionari italiani e dello stesso ambasciatore.

Richiamo deciso dopo le parole di Mosca

Fonti diplomatiche raccontano che la convocazione di Paramonov è stata decisa ieri sera, dopo un confronto rapido tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e i vertici della diplomazia italiana. Dal ministero la spiegazione è chiara: si è trattato di una risposta “necessaria” alle dichiarazioni di Zakharova, che aveva collegato il crollo di una parte di edificio nel quartiere Prati a una presunta “decadenza delle infrastrutture occidentali”, inserendo l’episodio in un discorso più ampio sulle difficoltà dell’Europa.

Durante l’incontro, durato circa mezz’ora, i funzionari italiani hanno espresso una “ferma protesta” per le affermazioni della portavoce russa. “Abbiamo chiesto chiarimenti e sottolineato che certi commenti sono fuori luogo e non aiutano il dialogo tra i nostri Paesi”, ha spiegato una fonte della Farnesina al termine del colloquio. L’ambasciatore Paramonov, secondo quanto trapelato, ha ascoltato senza replicare nel merito.

Le parole di Zakharova e la risposta italiana

Tutto è partito dalle dichiarazioni di Maria Zakharova, rilasciate ieri durante un briefing con la stampa a Mosca. La portavoce aveva commentato il cedimento strutturale in via Crescenzio, nel cuore di Roma, dicendo che “anche le capitali europee non sono immuni da problemi di sicurezza e manutenzione”. Un passaggio che, per la diplomazia italiana, suonava come una polemica strumentale.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, raggiunto dai giornalisti a Milano, aveva già anticipato una linea dura: “Non accettiamo lezioni da nessuno sulla gestione delle nostre città. L’Italia lavora ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha detto. Parole condivise anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha definito le affermazioni di Zakharova “un’ingerenza fuori luogo”.

Un clima teso tra Roma e Mosca

Il richiamo all’ambasciatore russo arriva in un momento già segnato da tensioni tra Italia e Russia. Negli ultimi mesi, i rapporti sono stati messi alla prova da divergenze su vari fronti, dalla crisi in Ucraina alle sanzioni europee. La Farnesina aveva già espresso preoccupazione per alcune posizioni del Cremlino su questioni interne italiane.

Secondo fonti del ministero, questa convocazione non è una rottura, ma un “segnale chiaro” della volontà italiana di difendere la propria autonomia e dignità istituzionale. “Non è un’escalation – ha spiegato un funzionario – ma un atto dovuto quando si superano certi limiti nel linguaggio”.

Le prossime mosse e il clima in Parlamento

Nel pomeriggio è prevista una comunicazione ufficiale del ministro Tajani alle Camere. Alcuni parlamentari, tra cui Lia Quartapelle (PD) e Andrea Delmastro (FdI), hanno già chiesto chiarimenti sull’accaduto e sulle possibili ripercussioni nei rapporti bilaterali. L’atmosfera resta tesa: nei corridoi di Montecitorio si parla di “episodio grave”, anche se per ora non si ipotizzano misure più drastiche.

Nel frattempo, in via Crescenzio proseguono i rilievi tecnici dopo il crollo che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli edifici storici della capitale. I residenti raccontano di aver sentito “un boato improvviso” poco dopo le 7 del mattino. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia municipale; non si registrano feriti gravi.

Dialogo difficile, ma indispensabile

Questa vicenda conferma quanto sia delicato il rapporto tra Italia e Russia in questa fase. Da una parte, la Farnesina ribadisce la necessità di mantenere aperti i canali diplomatici; dall’altra, non intende accettare attacchi o giudizi offensivi. “Il dialogo resta fondamentale – ha confidato una fonte diplomatica – ma serve rispetto reciproco”. Solo così si potrà forse ricucire uno strappo che oggi appare evidente.