Fiaip chiede il ritorno del bonus case green e l’abolizione della norma sugli affitti brevi

Fiaip chiede il ritorno del bonus case green e l'abolizione della norma sugli affitti brevi

Fiaip chiede il ritorno del bonus case green e l'abolizione della norma sugli affitti brevi

Giada Liguori

Novembre 3, 2025

Roma, 5 giugno 2024 – La Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) ha presentato oggi in Senato un documento con richieste molto precise, in vista delle audizioni sulla legge di bilancio in commissione. Il testo, consegnato nelle prime ore del mattino a Palazzo Madama, mette al centro le preoccupazioni per l’aumento al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi e la necessità di allargare il numero di chi può accedere al fondo garanzia prima casa, che invece è stato ridotto nell’ultima manovra.

Affitti brevi: la cedolare secca al 26% mette a rischio il mercato

La Fiaip avverte che l’innalzamento della cedolare secca sugli affitti brevi potrebbe mettere in difficoltà un settore già sotto pressione. Nel documento si chiede esplicitamente di tornare indietro su questa decisione. La federazione sottolinea come questa tassa più alta possa frenare il mercato immobiliare e ridurre l’offerta turistica. “Molti piccoli proprietari rischiano di finire nel mercato nero”, ha detto un portavoce Fiaip contattato nel primo pomeriggio. Il timore è che questa misura porti a una stretta sugli affitti regolari.

Fondo garanzia prima casa: serve più respiro

Altro punto caldo è il fondo garanzia prima casa, nato per aiutare soprattutto i giovani e le famiglie ad accedere ai mutui. La Fiaip segnala che, con l’ultima legge di bilancio, i requisiti sono diventati più rigidi, lasciando fuori molti potenziali beneficiari. “Chiediamo che la platea venga allargata di nuovo”, si legge nel testo. I dati non lasciano dubbi: tra gennaio e aprile 2024 le richieste di mutuo accolte sono scese del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Incentivi per i giovani e immobili più efficienti

Tra le proposte spicca quella di aiutare i giovani ad acquistare la prima casa, legando gli incentivi agli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli immobili. La Fiaip suggerisce di rendere deducibili l’imposta di registro e le tasse ipotecarie e catastali per chi ha meno di 36 anni e un Isee sotto i 40mila euro annui. La condizione è chiara: entro due anni dall’acquisto, la casa deve migliorare di almeno due classi energetiche. “Così si sostiene chi compra casa e si fa un favore all’ambiente”, ha spiegato Gian Battista Baccarini, presidente nazionale della federazione.

Bonus Case Green: la richiesta di un ritorno

Non basta: la Fiaip chiede anche di riportare in vita il Bonus Case Green, che era previsto nel 2023 ma non è stato confermato nella legge di bilancio attuale. Secondo la federazione, quel bonus ha dato una spinta importante alle ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica di tante abitazioni. “Abbiamo visto un vero boom di lavori grazie a quel incentivo”, ha ricordato Baccarini, “e senza di esso il cammino verso la transizione ecologica rischia di rallentare.”

Cedolare secca al 21% anche per negozi e uffici

Ultima ma non meno importante, la richiesta di estendere la cedolare secca al 21% anche agli affitti di immobili commerciali: negozi, uffici, laboratori e capannoni. Secondo la Fiaip, questa misura potrebbe aiutare a regolarizzare molti contratti e dare una spinta al mercato delle locazioni commerciali. “Semplificare le tasse su questi affitti significa rendere la vita più facile a chi affitta e a chi prende in affitto”, ha concluso il presidente.

La memoria depositata oggi sarà al centro delle audizioni in commissione Bilancio nelle prossime settimane. Il clima è teso: gli operatori del settore aspettano segnali concreti dal governo. Intanto, occhi puntati su Palazzo Madama, dove si deciderà il futuro del mercato immobiliare italiano.