Roma, 3 novembre 2025 – I pubblici ministeri di Roma hanno aperto un’inchiesta per disastro colposo e lesioni colpose dopo il crollo parziale della Torre dei Conti, avvenuto ieri pomeriggio nei pressi dei Fori Imperiali. Poco dopo le 17, sul posto è arrivato anche il pm di turno esterno, Mario Dovinola, che ha effettuato un sopralluogo insieme a tecnici e forze dell’ordine. L’obiettivo è far luce sulla dinamica e sulle cause del cedimento di una parte di questa storica torre, simbolo della Roma medievale.
Crollo della Torre dei Conti: indagini aperte
Fonti investigative rivelano che la Procura ha già disposto una perizia tecnica per ricostruire con precisione cosa è successo. Gli esperti dovranno valutare le condizioni della Torre dei Conti, il terreno intorno e verificare se ci sono infiltrazioni d’acqua o segni di cedimenti già presenti. “Stiamo cercando di capire se ci sono state mancanze nella manutenzione o fattori esterni che hanno indebolito la struttura”, ha detto un investigatore sul posto.
L’area è stata subito transennata dai vigili del fuoco, che hanno lavorato fino a tarda sera per mettere tutto in sicurezza e accertarsi che nessuno fosse rimasto sotto le macerie. Al momento, secondo la Questura, non ci sono feriti gravi, ma alcune persone sono state soccorse per shock. “Abbiamo sentito un boato forte, poi polvere ovunque”, ha raccontato un commerciante di via Cavour, ancora scosso.
Le cause del cedimento: le prime ipotesi
La Torre dei Conti, costruita nel 1238 per volere di Riccardo Conti, si trova a pochi passi dal Colosseo ed è uno degli esempi più noti di architettura fortificata medievale a Roma. Negli ultimi anni era stata sottoposta a qualche restauro, ma i residenti lamentavano una manutenzione sempre insufficiente. Gli investigatori stanno raccogliendo tutta la documentazione sui lavori fatti negli ultimi dieci anni, compresi i rapporti delle soprintendenze e delle ditte incaricate.
Non si esclude che il maltempo recente, con piogge intense e sbalzi di temperatura, abbia aggravato la situazione, indebolendo una muratura già logorata dal tempo. “Bisogna capire se ci sono state infiltrazioni o movimenti del terreno”, ha spiegato un tecnico della Protezione Civile intervenuto ieri sera. Solo la perizia potrà fornire risposte certe nei prossimi giorni.
Allarme tra cittadini e istituzioni
Il crollo ha scosso la comunità e riacceso il dibattito sulla tutela dei monumenti della Capitale. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso “vicinanza a chi è stato coinvolto” e chiesto “massima trasparenza sulle cause”. Anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sollecitato una relazione urgente: “La sicurezza dei nostri monumenti deve essere una priorità”.
Ieri sera, molti turisti si sono fermati davanti alle transenne per scattare foto alla torre danneggiata. Alcuni hanno chiesto informazioni agli agenti: “Non ci aspettavamo che potesse succedere proprio qui”, ha detto una coppia di visitatori francesi. La zona dei Fori Imperiali resta una delle più frequentate della città, soprattutto nel weekend.
Cosa succederà ora
Nei prossimi giorni, gli inquirenti ascolteranno i responsabili della manutenzione e i tecnici che hanno lavorato sulla torre negli ultimi mesi. Verranno controllate anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, per capire se nelle ore prima del crollo ci siano stati segnali anomali. La Procura aspetta i primi risultati della perizia per valutare eventuali responsabilità.
Intanto, l’area resterà chiusa al pubblico finché non saranno completati tutti i controlli di sicurezza. “Serve un piano straordinario per proteggere i nostri monumenti”, ha commentato un rappresentante di Italia Nostra. Solo allora si capirà se il crollo della Torre dei Conti è un episodio isolato o il segnale di problemi più ampi nel cuore antico di Roma.