Milano, 6 novembre 2023 – Piazza Affari apre novembre con un passo incerto. Stamattina, lunedì, l’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,14%, chiudendo a 43.112 punti. Un avvio debole, che rispecchia la prudenza degli investitori dopo una serie di dati macroeconomici contrastanti e in attesa di segnali dalle borse estere.
Ftse Mib apre in calo: i primi numeri della giornata
Poco dopo le 9.30, il principale indice di Borsa Italiana ha mostrato qualche segno di cedimento, fermandosi a 43.112 punti, in ribasso dello 0,14%. I titoli bancari hanno aperto in rosso, mentre energia e industria hanno navigato a vista, senza una direzione chiara. “Il mercato procede con cautela, aspetta di capire cosa faranno i tassi e le mosse delle banche centrali”, racconta un trader di una grande sim milanese, che preferisce restare anonimo.
Mercati globali in bilico: gli occhi puntati sulle banche centrali
La giornata si muove in un clima di crescente volatilità. La scorsa settimana, Wall Street ha chiuso con performance altalenanti, mentre le borse asiatiche, in particolare Tokyo e Hong Kong, hanno mandato segnali contrastanti nelle prime ore di oggi. Gli investitori osservano con attenzione le prossime mosse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, soprattutto dopo i recenti dati sull’inflazione.
Tra gli analisti il sentimento è chiaro: si resta prudenti. “Non c’è al momento un vero motore che spinga il mercato”, ammette un gestore di portafoglio di una società internazionale. “Tutti aspettano nuovi dati macro prima di muoversi con decisione”.
Banche ed energia sotto la lente
Questa mattina, i titoli bancari sono stati sotto pressione: Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno aperto in lieve calo, seguendo il trend europeo. Anche il settore energetico ha mostrato poca convinzione, con Eni e Enel che hanno alternato brevi rialzi e correzioni. “Il comparto energia risente delle oscillazioni del petrolio e delle tensioni geopolitiche”, spiega un analista contattato da alanews.it.
Qualche timido segnale positivo arriva invece da alcune società tech e farmaceutiche, ma nel complesso regna la prudenza.
L’umore degli operatori e cosa aspettarsi
Nella sala contrattazioni di Piazza Affari, l’atmosfera è tranquilla ma attenta. Diversi operatori dicono che un avvio così era previsto. “Non ci aspettavamo scossoni oggi”, confida un broker milanese poco dopo l’apertura. “Molti stanno fermi, in attesa dei dati sull’occupazione Usa e delle trimestrali delle grandi europee”.
Le prossime ore saranno decisive per capire se il mercato riuscirà a rimbalzare o se la cautela prevarrà. L’attenzione resta alta anche sulle tensioni in Medio Oriente e sulle possibili ripercussioni per i prezzi dell’energia.
L’economia italiana rallenta: cosa dicono i numeri
Secondo le ultime stime dell’Istat, la crescita italiana dovrebbe restare sotto l’1% nel 2023. Un freno che pesa sulle scelte degli investitori, sempre più orientati verso asset più sicuri. “La situazione resta fragile”, commenta un economista intervistato da alanews.it. “Solo dati più concreti su occupazione e consumi potranno riportare fiducia”.
In sintesi, la prima seduta di novembre si apre all’insegna della prudenza a Piazza Affari. Il Ftse Mib segna un leggero passo indietro, mentre gli operatori tengono d’occhio i dati economici e i movimenti internazionali. La giornata continuerà tra attese e controlli costanti sugli indicatori chiave.
