Roma, 3 novembre 2025 – Una persona è ancora intrappolata sotto le macerie. Nonostante il secondo crollo, arrivano segnali di vita. È una corsa contro il tempo, tra le pietre antiche dei Fori Imperiali. Questo è il quadro tracciato dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini, durante il punto stampa di oggi pomeriggio sul crollo della Torre avvenuto nelle prime ore.
Fori Imperiali, la Torre crolla: situazione ancora critica
Alle 8.15 di stamattina, una parte della storica Torre dei Fori Imperiali è venuta giù all’improvviso, sollevando una nube di polvere e lasciando un cumulo di detriti. Le prime ricostruzioni parlano di almeno una persona bloccata sotto le macerie. I soccorsi sono scattati subito: sul posto vigili del fuoco, polizia locale e protezione civile. “C’è una persona intrappolata, ma abbiamo segnali che sia ancora viva”, ha detto Giannini poco dopo le 14.30.
Segnali di vita tra le macerie, si continua a scavare
Nonostante un secondo cedimento avvenuto intorno alle 11, i soccorritori hanno captato segnali di presenza umana sotto blocchi di tufo e mattoni. “La persona dà segnali di vita. Forse i vigili del fuoco, durante il primo intervento, non sono riusciti a liberarla, ma sono riusciti a proteggerla in qualche modo”, ha spiegato il prefetto. Un dettaglio che tiene viva la speranza, anche se la situazione resta molto delicata.
Rischio di nuovi crolli, operazioni lente e delicate
Il pericolo di altri cedimenti è alto. Gli operatori vanno avanti con estrema cautela, alternando momenti di silenzio assoluto – per ascoltare eventuali richieste di aiuto – a fasi di rimozione detriti con attrezzature leggere. “Sarà un’operazione lunga e difficile, perché il rischio di crollo è altissimo”, ha ribadito Giannini. L’area di via dei Fori Imperiali è transennata e presidiata dalle forze dell’ordine: solo i mezzi di soccorso possono avvicinarsi alla zona rossa.
La città trattiene il respiro, priorità salvare una vita
Intorno alle 13, alcuni passanti si sono fermati dietro le transenne, in silenzio, a guardare i soccorsi. “Faremo di tutto – ha detto il prefetto – la priorità assoluta è salvare questa vita umana”. Tra i vigili del fuoco, volti tesi e sguardi concentrati. “Stiamo facendo tutto il possibile”, ha confidato uno degli operatori impegnati nelle operazioni di scavo.
Prime indagini sulle cause del crollo
Sul fronte delle cause, sono partiti i primi rilievi tecnici. La polizia scientifica non esclude infiltrazioni d’acqua o lavori recenti nella zona come possibili cause del cedimento. Ma solo nelle prossime ore si potranno avere risposte più precise. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è arrivato poco dopo mezzogiorno: “Siamo vicini ai soccorritori e alle famiglie coinvolte”, ha detto ai giornalisti.
Roma in attesa, strade deviate e negozi chiusi
Nel frattempo la città resta con il fiato sospeso. I mezzi pubblici sono stati deviati nel centro e la viabilità modificata per permettere le operazioni di soccorso. Alcuni negozi della zona hanno abbassato le saracinesche in segno di rispetto. Solo quando la situazione sarà risolta, si potrà fare un bilancio definitivo.
Per ora, l’unica priorità è una: salvare la persona ancora viva sotto le macerie della Torre dei Fori Imperiali. E Roma oggi resta in silenzio, a guardare quel cantiere improvvisato nel cuore della sua storia millenaria.
 