Praga si prepara a un governo di destra: l’accordo di coalizione che sfida l’Europa

Praga si prepara a un governo di destra: l'accordo di coalizione che sfida l'Europa

Praga si prepara a un governo di destra: l'accordo di coalizione che sfida l'Europa

Matteo Rigamonti

Novembre 3, 2025

Praga, 3 novembre 2025 – Una giornata destinata a cambiare il corso della politica ceca. Oggi a Praga è stato firmato l’accordo di coalizione che darà vita a un governo di destra, con un chiaro segno anti-europeista. La firma è arrivata poco dopo mezzogiorno, nella sede del Parlamento, e vede insieme il partito Ano guidato da Andrej Babis, gli Automobilisti e il movimento Libertà e Democrazia Diretta di Tomio Okamura. Con i loro 108 seggi su 200, la nuova maggioranza promette di cambiare volto alla Repubblica Ceca nei prossimi anni.

Una coalizione di destra senza precedenti

Dopo settimane di trattative serrate, la nuova maggioranza è la più spostata a destra degli ultimi anni. L’accordo, confermato intorno alle 14.30 da fonti parlamentari, assegna i ministeri in base al peso di ciascun partito: Ano terrà le leve chiave dell’economia e della sicurezza interna, gli Automobilisti prenderanno il dicastero dei Trasporti, mentre il movimento di Okamura si occuperà di politiche sociali e immigrazione. “Abbiamo trovato un’intesa sulle priorità dei cittadini cechi”, ha detto Babis ai giornalisti davanti alla Camera dei Deputati.

Gli alleati: Automobilisti e Libertà e Democrazia Diretta

Il partito degli Automobilisti è noto per la sua linea dura sulla mobilità privata e le tasse ambientali. A livello europeo, siede nel gruppo ultra-conservatore Esn, dove spicca anche l’AfD tedesca, un dettaglio che non è passato inosservato agli osservatori internazionali. Il movimento di Okamura, invece, porta in dote una retorica fortemente identitaria. “Difenderemo la sovranità nazionale senza compromessi”, ha detto Okamura, che ha origini ceco-nipponiche e una lunga carriera nei talk show politici. Entrambi i partner hanno ribadito la volontà di “rivedere i rapporti con Bruxelles”, come si legge nell’accordo.

Le priorità: stop al Green Deal e all’Ets2

Tra i primi obiettivi del governo c’è la ferma opposizione al Green Deal europeo. Secondo quanto riferito da Politico e confermato da fonti vicine a Babis, la Repubblica Ceca chiederà il blocco totale del sistema Ets2, il nuovo meccanismo per lo scambio delle emissioni che dovrebbe partire nel 2027. “Non possiamo accettare misure che danneggiano l’industria e i lavoratori cechi”, ha spiegato un portavoce di Ano. Questa posizione si inserisce in un clima di crescenti tensioni tra alcuni Paesi dell’Est Europa e Bruxelles sui temi ambientali.

Un messaggio forte all’Europa: Praga punta sull’euroscetticismo

Il nuovo governo manda un segnale chiaro all’Unione Europea. La presenza di forze apertamente euroscettiche – con Ano e Okamura già nel gruppo dei Patrioti a Bruxelles – lascia presagire mesi di rapporti complicati tra Praga e le istituzioni comunitarie. “Non siamo contro l’Europa, ma contro questa Europa”, ha confidato un deputato degli Automobilisti a margine della firma. Il riferimento è alle politiche ambientali e migratorie, giudicate troppo invasive dalla maggioranza.

Le reazioni in patria e le sfide che arrivano

La nascita della coalizione ha scatenato reazioni contrastanti nel Paese. Nel centro di Praga, poco dopo le 16.30, gruppi ambientalisti hanno organizzato un presidio spontaneo davanti al Ministero dell’Ambiente. L’opposizione socialdemocratica ha parlato di “un pericoloso passo indietro”. Secondo i sondaggi diffusi ieri sera dalla tv pubblica Ceska Televize, oltre il 40% degli elettori appoggia la nuova maggioranza, ma cresce anche la preoccupazione per possibili tensioni con Bruxelles.

Solo nelle prossime settimane si capirà davvero quanto potrà incidere questo governo sulle politiche europee. Per ora, la Repubblica Ceca si prepara a voltare pagina con Andrej Babis e i suoi alleati, guardando più a Est che a Bruxelles.