Roma, 7 giugno 2024 – I prezzi dei carburanti riprendono a salire in tutta Italia. I dati diffusi ieri mattina dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy mostrano che la benzina self service ha superato di nuovo la soglia di 1,7 euro al litro. L’aumento riguarda anche il diesel e gli altri combustibili, con ripercussioni immediate su automobilisti e trasportatori.
Benzina e diesel: aumenti che si sentono ovunque
Alle 8 di ieri mattina, la media nazionale della benzina self service era di 1,702 euro al litro, in crescita di 0,004 euro rispetto al giorno prima. Le compagnie petrolifere hanno fissato un prezzo medio di 1,707 euro, mentre i distributori indipendenti, le cosiddette “pompe bianche”, si sono fermati a 1,690 euro. Il diesel self service ha toccato una media di 1,643 euro al litro, con un aumento di 0,007 euro. Qui le compagnie hanno segnato un prezzo leggermente più alto (1,649 euro), mentre le pompe bianche sono rimaste a 1,631 euro.
Chi sceglie il rifornimento servito deve fare i conti con cifre simili: la benzina servita costa in media 1,843 euro al litro, arrivando fino a 1,885 euro nelle stazioni di compagnie e scendendo a 1,762 euro nei distributori indipendenti. Il diesel servito segue lo stesso trend: prezzo medio nazionale a 1,782 euro, con punte di 1,825 euro nelle compagnie e 1,702 euro nelle pompe bianche.
Gpl e metano: prezzi fermi ma ancora sopra i livelli pre-pandemia
Sul fronte dei carburanti alternativi, il Gpl servito resta stabile a 0,690 euro al litro (compagnie a 0,701 euro, pompe bianche a 0,678 euro). Il metano servito si mantiene intorno a 1,408 euro al kg, con le compagnie a 1,420 euro e i distributori indipendenti a 1,397 euro. Il Gnl (gas naturale liquefatto) segna invece una lieve flessione: media nazionale a 1,229 euro al kg, con le compagnie a 1,222 euro e le pompe bianche a 1,234 euro.
Autostrade: prezzi ancora più alti per chi viaggia
Chi si sposta sulle autostrade italiane deve mettere in conto rincari più consistenti. La benzina self service arriva a 1,803 euro al litro, mentre il servito tocca i 2,064 euro al litro. Il gasolio self service si attesta a 1,750 euro, salendo fino a 2,017 euro per il rifornimento servito. Per il Gpl il prezzo medio è di 0,832 euro al litro, mentre il metano raggiunge i 1,493 euro al kg e il Gnl i 1,297 euro al kg.
Parola agli automobilisti: preoccupazione e disagio
Alle stazioni di servizio della capitale, come quella di via Cristoforo Colombo alle 9 del mattino, non sono mancati commenti preoccupati. “Con questi prezzi diventa difficile anche solo andare al lavoro ogni giorno”, racconta Marco B., impiegato romano che percorre oltre 200 chilometri a settimana. Il disagio è condiviso da molti pendolari e piccoli imprenditori che usano l’auto per lavoro.
Gli operatori del settore, intervistati da alanews.it, vedono un possibile proseguimento di questa tendenza al rialzo. “Siamo in un momento di mercati internazionali molto volatili – spiega un gestore di una pompa bianca a Ostia – e ogni piccolo cambiamento si riflette subito sui prezzi”.
Cosa c’è dietro gli aumenti e cosa aspettarsi
Gli esperti indicano diverse cause per questi rincari: da una parte le oscillazioni delle quotazioni internazionali del petrolio, che nelle ultime settimane sono state piuttosto instabili; dall’altra l’effetto dell’estate, con la domanda che cresce naturalmente. “Non si tratta solo di tasse o accise – dice un rappresentante dei consumatori – ma di dinamiche globali che sfuggono al controllo nazionale”.
Per ora il governo non ha annunciato interventi immediati. Il monitoraggio continuerà nei prossimi giorni, grazie all’Osservatorio prezzi del ministero. Intanto, chi deve viaggiare dovrà prepararsi a spendere di più alla pompa. E con l’estate alle porte, la questione dei carburanti torna a essere al centro dell’attenzione di milioni di italiani.
