Dublino, 22 aprile 2024 – Ryanair chiude il secondo trimestre con un utile netto di 1,72 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto ai tre mesi precedenti. A comunicarlo, questa mattina, è stata la sede centrale della compagnia irlandese. Il risultato arriva in un momento di aumento del traffico e di tariffe medie più alte. Nel semestre, l’utile dopo le tasse è salito del 42%, toccando i 2,54 miliardi, mentre i passeggeri trasportati sono aumentati del 3%, raggiungendo quota 119 milioni.
Ricavi e traffico in crescita nel primo semestre
I dati diffusi da Ryanair mostrano che i ricavi del primo semestre hanno raggiunto i 9,82 miliardi di euro, con un incremento del 13%. L’amministratore delegato Michael O’Leary ne ha parlato durante una conference call con gli analisti alle 9:30 ora locale. O’Leary ha spiegato che “i ricavi programmati sono saliti del 16%, arrivando a 6,91 miliardi, grazie all’aumento sia del traffico sia delle tariffe”. Fondamentale è stata l’inclusione dell’intero periodo pasquale nel primo trimestre: “Le tariffe hanno avuto una spinta importante – ha detto O’Leary – e abbiamo recuperato il 7% del calo che avevamo avuto nel secondo trimestre dello scorso anno”.
I numeri confermano un trend positivo già evidente nei mesi scorsi. Il traffico passeggeri ha raggiunto i 119 milioni nel semestre (+3%), mentre le tariffe medie sono salite del 13%. Un dettaglio che O’Leary ha voluto sottolineare: “La domanda resta solida, soprattutto sulle rotte leisure e verso le principali destinazioni europee”.
Previsioni per il 2025-2026: prudenza ma fiducia
Guardando avanti, il management di Ryanair mantiene un atteggiamento prudente ma fiducioso. Per l’intero esercizio 2025-2026, O’Leary prevede “una crescita del traffico di oltre il 3%, fino a 207 milioni di passeggeri”. Un risultato che, secondo il manager, sarà favorito dall’arrivo anticipato dei nuovi Boeing B737 8200 Gamechanger. “Questi aerei – ha spiegato – ci daranno la possibilità di aumentare la capacità e migliorare l’efficienza operativa”.
Sul fronte prenotazioni, il terzo trimestre mostra già segnali incoraggianti. Ma qualche dubbio rimane per la parte finale dell’anno fiscale: “Non abbiamo ancora una visione chiara sul quarto trimestre – ha ammesso O’Leary – anche perché non potremo contare sul vantaggio delle vacanze di Pasqua come nei mesi scorsi”.
Un mercato duro, ma Ryanair tiene il passo
Il trasporto aereo in Europa resta un settore molto competitivo, con margini stretti e costi in crescita. Ryanair, però, sembra aver trovato il giusto equilibrio tra prezzi accessibili e solidità finanziaria. L’aumento delle tariffe medie, quasi impercettibile per chi viaggia di tanto in tanto, ha dato un contributo importante ai risultati. Fonti interne rivelano che la compagnia punterà nei prossimi mesi soprattutto su rotte a corto e medio raggio, con particolare attenzione a Italia, Spagna e Grecia.
O’Leary resta cauto sulle previsioni per l’estate: “Siamo prudenti – ha detto – ma vediamo segnali positivi, soprattutto sulle destinazioni di mare”. La compagnia conta anche sull’efficienza dei nuovi Boeing Gamechanger per contenere i costi del carburante e ridurre l’impatto ambientale.
Mercati e analisti: reazioni positive
La pubblicazione dei dati ha avuto un effetto immediato sul titolo Ryanair alla Borsa di Dublino: nelle prime ore di contrattazione il prezzo delle azioni è salito dell’1,8%. Gli analisti delle principali banche d’affari, tra cui Morgan Stanley e UBS, hanno confermato le raccomandazioni positive sul titolo, sottolineando la solidità finanziaria della compagnia e la sua capacità di adattarsi alle sfide del mercato.
Ora, tutti guardano ai prossimi dati sulle prenotazioni estive. Solo allora si potrà capire se la crescita dei primi sei mesi si confermerà anche nella seconda parte dell’anno fiscale.
