Tokyo, 31 ottobre 2023 – Tra le luci e il fermento del Tokyo Film Festival, si è svolto il Kling AI Nextgen Creative Contest, un concorso internazionale che ha portato sul grande schermo una selezione di cortometraggi realizzati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Organizzato in contemporanea con il TIFFCOM, l’evento ha richiamato autori da ogni parte del mondo, segnando un nuovo capitolo nel rapporto tra cinema tradizionale e tecnologia.
Cinema e intelligenza artificiale: un contest mondiale
Dietro il contest c’è la piattaforma di Kuaishou Technology, che ha raccolto oltre 4.600 candidature da ben 122 Paesi. Il bando, aperto a inizio settembre, metteva in palio un montepremi di 42.000 dollari. Tra i partecipanti, molti provenivano dal cinema classico: registi, animatori, artisti visivi che hanno deciso di provare le possibilità offerte dall’AI generativa. “Le tecniche migliorano a ritmo vertiginoso, stiamo assistendo a un’evoluzione rapidissima”, ha detto Tim Yip, premio Oscar e Bafta per “La tigre e il dragone”, intervenuto al panel “Filmmaking Reimagined”.
Il Gran Premio va a “Alzheimer”: tra arte e memoria
Il Gran Premio è stato vinto da “Alzheimer”, un cortometraggio dei cinesi Cao Yizhe e Wei Zheng. Il film, ispirato a esperienze personali, racconta con uno stile pittorico a olio il mondo interiore di un anziano con demenza. Un lavoro che, come hanno sottolineato i giurati, lancia un appello all’empatia collettiva, mostrando come la tecnologia possa aiutare a raccontare storie intime e universali. Alla proiezione di Tokyo, il pubblico e gli addetti ai lavori hanno riservato applausi e commenti positivi: “Nonostante l’uso intenso dell’AI, molti finalisti arrivano dal cinema tradizionale”, hanno spiegato gli organizzatori.
Creatività umana e AI: un equilibrio in crescita
Durante la premiazione, Zeng Yushen, responsabile delle Operazioni di Kling AI, ha raccontato come l’uso dell’intelligenza artificiale nel processo creativo stia crescendo in modo costante. “Soprattutto nella fase di pre e post-produzione – ha spiegato – si sta affermando un modello di collaborazione tra AI e creatori”. Grazie all’AI, i creativi possono concentrarsi di più su storie, idee e emozioni. “Con l’evoluzione degli strumenti, i creatori non sono più solo utenti, ma diventano veri motori di creatività”, ha aggiunto.
Numeri in ascesa e sfide per il futuro
Lanciata a giugno 2023, la piattaforma Kling AI conta oggi più di 45 milioni di creatori registrati. In poco più di un anno ha prodotto oltre 200 milioni di video e 400 milioni di immagini. Numeri che mostrano una crescita veloce e una diffusione capillare degli strumenti AI tra chi lavora nell’audiovisivo. Ma non mancano le precauzioni: molti esperti al festival osservano con attenzione – e un pizzico di cautela – questa nuova frontiera. La sfida più grande resta trovare un equilibrio tra tecnologia e racconto, senza perdere la parte umana della narrazione.
Cinema e AI: la strada da percorrere
Il dibattito è tutt’altro che chiuso. Da un lato, l’AI apre nuove strade per fare e rifinire i film; dall’altro, mette sul tavolo questioni su originalità, diritti d’autore e ruolo degli artisti. “Stiamo solo cominciando a capire cosa possono fare questi strumenti”, ha detto un giovane regista giapponese uscendo dalla sala. Solo allora si potrà parlare davvero di una nuova era per il cinema. Intanto, tra le vie di Tokyo e le sale del festival, sembra che il dialogo tra uomo e macchina sia appena cominciato.
