Torino, 3 novembre 2025 – La Procura dei Minori di Torino ha avviato un’indagine per sequestro di persona e violenza privata dopo quanto sarebbe successo nella notte di Halloween a un ragazzo di 15 anni di Moncalieri, nel Torinese. Secondo la denuncia della madre, il giovane, che soffre di disagio cognitivo, sarebbe stato rinchiuso e maltrattato da tre coetanei – due ragazzi e una ragazza di 14, 15 e 16 anni – all’interno di una casa privata. I fatti risalgono alla sera del 31 ottobre, in una zona residenziale non lontana dal centro città.
Tre minorenni già noti agli agenti nel mirino degli investigatori
I tre adolescenti, con precedenti per atti vandalici e danneggiamento, sono ora indagati a tutti gli effetti. Gli inquirenti stanno ricostruendo quello che è successo, ascoltando testimoni e raccogliendo i primi elementi. Stando al racconto della madre, il figlio sarebbe stato portato con un pretesto nell’appartamento di uno dei ragazzi. Da lì, la situazione è degenerata: “Lo hanno chiuso in una stanza, gli hanno rasato le sopracciglia e strappato ciuffi di capelli”, ha detto la donna alla polizia locale.
I maltrattamenti raccontati dalla vittima
Il ragazzo ha riferito agli operatori della Procura di aver subito maltrattamenti fisici e psicologici. Oltre alla rasatura forzata, i tre lo avrebbero bruciato con una sigaretta sulla caviglia e costretto a tuffarsi nelle acque gelide del fiume Dora, vicino a casa. “Era terrorizzato, tremava quando è tornato a casa”, ha confidato la madre, che si è accorta delle ferite e della mancanza delle sopracciglia solo la mattina dopo. La donna ha subito denunciato tutto ai carabinieri di Moncalieri, che hanno trasmesso il fascicolo alla Procura dei Minori.
Disagio e precedenti alle spalle degli indagati
Gli investigatori spiegano che i tre ragazzi erano già noti alle forze dell’ordine per atti di danneggiamento ai danni di proprietà pubbliche e private nella zona sud di Torino. Ma mai prima d’ora erano finiti al centro di accuse così pesanti. Gli inquirenti stanno cercando di capire se dietro a tutto ciò ci sia un episodio di bullismo ripetuto o se si tratti di una “bravata” finita male. “Non è la prima volta che mio figlio viene preso di mira”, ha detto la madre, sottolineando le difficoltà di relazione del ragazzo, note da tempo.
La comunità di Moncalieri sotto choc, la scuola attiva i servizi sociali
La notizia ha scosso la comunità locale. Stamattina, davanti alla scuola frequentata dai ragazzi coinvolti, alcuni genitori si sono fermati a parlare con gli insegnanti. “Siamo preoccupati per l’atmosfera che si respira tra i giovani”, ha ammesso una mamma all’uscita. La scuola, contattata dalla redazione, ha assicurato che “seguirà con attenzione la vicenda” e che sono già partiti i servizi sociali per offrire supporto psicologico alla vittima e agli altri studenti coinvolti.
I prossimi passi della Procura
La Procura dei Minori ha disposto un ascolto protetto del ragazzo e sta valutando eventuali misure cautelari per i tre indagati. Nei prossimi giorni saranno sentiti altri testimoni e acquisiti i referti medici sulle ferite del quindicenne. Gli inquirenti non escludono che possano emergere nuove responsabilità o che altri ragazzi siano coinvolti in episodi simili.
L’indagine resta aperta. “Serve un segnale chiaro contro ogni forma di violenza tra adolescenti”, ha detto un operatore dei servizi sociali locali. Intanto, a Moncalieri, il caso riaccende il dibattito sul disagio giovanile e sulla necessità di strumenti concreti per prevenire abusi e discriminazioni tra i più giovani.
