Trieste Science+Fiction Festival: un successo straordinario con oltre 20mila spettatori

Trieste Science+Fiction Festival: un successo straordinario con oltre 20mila spettatori

Trieste Science+Fiction Festival: un successo straordinario con oltre 20mila spettatori

Giada Liguori

Novembre 3, 2025

Trieste, 3 novembre 2025 – Oltre 20mila persone hanno riempito le sale e i luoghi degli incontri al 25° Trieste Science+Fiction Festival, la più importante rassegna italiana dedicata alla fantascienza. La manifestazione si è chiusa ieri sera al Politeama Rossetti con la cerimonia di premiazione. Un’edizione che, secondo gli organizzatori, ha confermato la forza del genere e la sua capacità di attirare spettatori da tutta Italia e dall’estero.

Un festival da record per la fantascienza

Il festival, organizzato dal centro di ricerca e sperimentazione cinematografica La Cappella Underground, ha portato in città più di 50 anteprime tra film mondiali, internazionali e nazionali. Le proiezioni si sono alternate a incontri con registi, attori e autori arrivati da ogni angolo del mondo. Tra i protagonisti più attesi, lo scrittore americano Ted Chiang, noto per i racconti che hanno ispirato film come “Arrival”, e il regista italiano Gabriele Mainetti.

“Il Trieste Science+Fiction Festival ha dimostrato ancora una volta che l’interesse per la fantascienza è vivo e forte. Qui nulla ha confini, tutto passa attraverso l’immaginazione. È un genere che continua a essere una potente forza culturale, apprezzata dal pubblico”, ha detto il direttore artistico Alan Jones durante la serata conclusiva.

Premi e riconoscimenti: trionfa “Redux Redux”

La giuria internazionale ha assegnato il Premio Asteroide – dedicato alle migliori opere prime, seconde o terze di registi emergenti nei generi fantascienza, horror e fantasy – a “Redux Redux” di Kevin e Matthew McManus (USA, 2025). Il film si è distinto per “l’audace mix tra fantascienza ed emozione”, come ha spiegato la motivazione letta in sala. La pellicola ha conquistato anche il Premio Wonderland, confermando il successo con critica e pubblico.

Una menzione speciale del Premio Asteroide è andata a “Arco” di Ugo Bienvenu (Francia, 2025), che ha vinto anche il Premio del pubblico, segno di un apprezzamento trasversale. Il Premio Melies d’Argent per i lungometraggi è stato assegnato a “The Shrinking Man” (L’Homme qui rétrécit) di Jan Kounen (Francia/Belgio, 2025), mentre tra i corti ha spiccato “Animalia” di Marius Rolfsvåg (Norvegia, 2025).

I giovani talenti e la critica in primo piano

Non sono mancati riconoscimenti per i nuovi autori. Il Premio Cinelab Spazio Corto è andato a “The Other Lives” di Nicolò Folin (Italia, 2024). Il Premio Event Horizon – INAF, consegnato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, è stato assegnato a Ted Chiang, ospite d’onore di questa edizione.

La critica italiana ha invece scelto di premiare “Lesbian Space Princess” di Emma Hough Hobbs e Leela Varghese (Australia, 2025). Il film ha ricevuto il riconoscimento del Sindacato Critici Cinematografici Italiani, sottolineando l’attenzione verso produzioni che riescono a unire innovazione narrativa e temi attuali.

Trieste, la città della fantascienza

Per una settimana, Trieste si è trasformata in un punto d’incontro internazionale per appassionati e professionisti del cinema fantastico. Le sale del centro – dal Politeama Rossetti al Teatro Miela – hanno visto lunghe code già dal primo pomeriggio. Molti hanno aspettato l’arrivo degli ospiti più attesi fuori dagli ingressi, con smartphone pronti e libri da far firmare.

Gli organizzatori hanno superato ogni aspettativa: “Abbiamo avuto un pubblico vario, dai giovani ai fedelissimi del festival”, ha raccontato uno dei volontari all’uscita di una sala. Il clima, con temperature miti per l’inizio di novembre, ha spinto tanta gente a partecipare agli incontri e alle proiezioni serali.

La fantascienza come laboratorio di idee

Il successo della manifestazione conferma che la fantascienza non è solo intrattenimento, ma anche un laboratorio di idee e riflessioni sul presente. “La fantascienza ci aiuta a esplorare paure e speranze della società di oggi”, ha osservato Alan Jones dal palco. E infatti, tra i temi toccati dai film in gara – intelligenza artificiale, crisi ambientali, identità – molte domande sono nate dal pubblico durante i dibattiti.

La prossima edizione è già in programma. Gli organizzatori promettono sorprese e una selezione ancora più ricca. Per ora, però, Trieste si gode il suo ruolo di capitale italiana della fantascienza, almeno per una settimana all’anno.