Unione inquilini: mobilitazione in arrivo contro gli sfratti lampo

Unione inquilini: mobilitazione in arrivo contro gli sfratti lampo

Unione inquilini: mobilitazione in arrivo contro gli sfratti lampo

Giada Liguori

Novembre 3, 2025

Roma, 7 giugno 2024 – L’Unione Inquilini torna a lanciare l’allarme sulle misure del governo Meloni riguardo a sfratti e diritto alla casa, dopo il deposito in Senato del testo presentato da Fratelli d’Italia. Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale dell’associazione, parla chiaro: è l’“ennesimo attacco ai diritti di chi vive in condizioni abitative precarie”, in un Paese già alle prese con una crisi sociale profonda.

Una crisi abitativa che non si ferma

In Italia, secondo l’Unione Inquilini, oltre 1.049.000 famiglie vivono in povertà assoluta e sono in affitto. È quasi la metà delle famiglie povere nel nostro Paese. “È un’emergenza che si trascina da tempo”, spiega Paoluzzi. “E la situazione peggiora perché nella Legge di Bilancio non c’è traccia di misure per il welfare abitativo, né del tanto annunciato e mai partito Piano Casa”. Il nodo della casa resta così uno dei problemi più spinosi del welfare italiano. Eppure, denunciano i sindacati, il governo sembra puntare a stringere ancora di più.

Sfratti più veloci, famiglie più fragili

Il testo di Fratelli d’Italia punta ad accelerare le procedure di sfratto, con l’obiettivo di farle diventare più rapide. Ma per l’Unione Inquilini questa scelta rischia solo di peggiorare la situazione di chi è già in difficoltà. “Invece di investire in sostegno e edilizia pubblica”, dice Paoluzzi, “si preferisce la via dura della repressione”. Le nuove regole cercano di far slittare meno gli sfratti, ma senza dare ai Comuni i mezzi e le risorse per garantire un vero “passaggio da casa a casa”, come richiedono anche i trattati internazionali sui diritti umani.

Comuni in trappola, senza aiuti

Dietro ogni sfratto c’è una storia di persone: famiglie con bambini, anziani, disabili, lavoratori poveri che si ritrovano senza un posto dove andare. I Comuni, spesso senza fondi e strumenti, non riescono a fare altro che assistere impotenti. “I sindaci sono lasciati soli”, confida un funzionario dell’assessorato alle politiche sociali di Roma. “Senza risorse non possiamo offrire soluzioni dignitose”.

La condanna internazionale e la Costituzione

Non è solo un problema italiano. Il Relatore Onu per il diritto all’alloggio ha detto senza mezzi termini che “sfrattare senza alternative è un atto criminale”. L’Unione Inquilini fa eco: “Le scelte del governo Meloni vanno contro i diritti umani e la Costituzione”, afferma Paoluzzi. La casa non è un lusso o un favore: è un diritto fondamentale.

Le richieste dell’Unione Inquilini

L’associazione chiede al governo di ritirare le misure che accelerano gli sfratti e di aprire subito un confronto nazionale sull’emergenza abitativa. Tra le priorità ci sono il ritorno dei fondi per il sostegno all’affitto e la morosità incolpevole, più un vero Piano Casa pubblico e strutturale. “Non si combatte la povertà con la polizia”, rimarca Paoluzzi. “La casa è un diritto, non un crimine”.

Verso una mobilitazione nazionale

L’Unione Inquilini annuncia possibili mobilitazioni nelle prossime settimane. “Siamo pronti a scendere in piazza”, dice la segretaria nazionale, “per difendere chi rischia di perdere tutto”. Il dibattito resta acceso: da una parte chi vuole più sicurezza per i proprietari, dall’altra chi chiede soluzioni concrete per chi rischia di finire per strada. Intanto, tra le periferie di Roma e i quartieri popolari di Milano e Napoli, cresce la paura di chi aspetta ancora una risposta dalle istituzioni.