Milano, 4 novembre 2025 – Le Borse europee hanno navigato oggi in un mare di prudenza. Tra alti e bassi poco marcati, solo Londra e Milano sono riuscite a chiudere in positivo. La giornata, partita tra dubbi e scambi ridotti, si è conclusa alle 17.35 con il Ftse Mib di Piazza Affari in lieve rialzo dello 0,09%. Poco sopra la parità anche il Ftse 100 di Londra, a +0,14%. Più indietro Francoforte, che ha perso lo 0,76%, e Parigi, in calo dello 0,52%. A fare da eccezione c’è stata Zurigo, che ha chiuso la giornata con un +0,58%, sostenuta da una performance costante.
Mercati europei in stand-by: Milano e Londra tirano un sospiro di sollievo
Oggi il mercato ha tenuto un profilo basso. Gli operatori si sono mossi con cautela, in attesa dei dati economici che arriveranno dagli Stati Uniti nei prossimi giorni e preoccupati dalle tensioni in Medio Oriente. “Il clima è fragile – ha detto al telefono un analista di Equita Sim – gli investitori aspettano i numeri sull’inflazione Usa e le mosse delle banche centrali”.
A Piazza Affari il listino principale è rimasto vicino alla parità per quasi tutta la seduta. Solo nell’ultima ora si è visto un piccolo recupero, con qualche acquisto su titoli bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit, che hanno chiuso appena sopra la linea. “Non è successo nulla di particolare – ha commentato un trader milanese – ma il mercato sembra voler consolidare quanto guadagnato nelle settimane scorse”.
Francoforte e Parigi arrancano, Zurigo tiene botta
Le altre piazze europee hanno sofferto di più. Il Dax di Francoforte ha chiuso a -0,76%, trascinato giù dalla debolezza dei titoli industriali e da qualche presa di profitto dopo i recenti rialzi. Anche Parigi non ha fatto meglio: il Cac 40 ha perso lo 0,52%. Gli operatori locali attribuiscono questo calo alle incertezze sui consumi interni e ai timori per una possibile frenata dell’economia europea.
Diversa la storia per Zurigo, che ha mostrato una giornata più robusta. L’indice Smi ha chiuso in rialzo dello 0,58%, grazie soprattutto ai titoli farmaceutici e finanziari. “Il mercato svizzero resta un porto sicuro quando la volatilità sale”, ha spiegato un gestore di fondi elvetico.
Gli operatori frenano: in attesa di segnali chiari
Tra chi opera in borsa domina la prudenza. “Siamo in standby – ha confidato un broker a Londra – ci sono troppe incognite: dalla politica della Fed alle tensioni geopolitiche, passando per i dati economici in arrivo”. Il calendario di questa settimana mette sul piatto numeri importanti dagli Stati Uniti e dalla Cina, che potrebbero far muovere i mercati.
A Milano gli scambi sono stati sotto la media degli ultimi mesi. Qualche movimento più deciso si è visto nel settore energetico, ma senza cambiare il quadro complessivo. “Il mercato italiano resta legato alle banche e alle utility”, ha spiegato un analista di Mediobanca.
Le tensioni internazionali frenano l’Europa
Le tensioni geopolitiche restano una zavorra per i mercati europei. La situazione in Medio Oriente e i timori per la crescita globale spingono molti investitori a giocare sul sicuro. “Non vediamo ancora segnali chiari di inversione – ha osservato un gestore francese – ma la volatilità resta alta”.
Così, per ora, le Borse europee sembrano destinate a muoversi con cautela. Tutti gli occhi sono puntati sulle banche centrali e sui dati economici che stanno per arrivare. Solo allora si potrà capire se il trend degli ultimi mesi continuerà o se si apriranno nuove strade per i mercati del Vecchio Continente.
