Rinnovamento in Inapp: Natale Forlani riconfermato alla presidenza

Rinnovamento in Inapp: Natale Forlani riconfermato alla presidenza

Rinnovamento in Inapp: Natale Forlani riconfermato alla presidenza

Matteo Rigamonti

Novembre 4, 2025

Roma, 4 novembre 2025 – Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha ufficializzato oggi la nomina di Natale Forlani come presidente dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. La comunicazione, arrivata nella tarda mattinata dal ministero di via Veneto, riguarda anche il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’ente, che guiderà l’istituto per i prossimi quattro anni. La nuova squadra, formata da membri scelti dal ministero e dalle Regioni, avrà il compito di condurre l’istituto in un momento decisivo per le politiche del lavoro e la valutazione delle riforme.

Inapp, il nuovo consiglio che dovrà tracciare la rotta

Accanto a Forlani, che svolgerà il ruolo a titolo gratuito, nel consiglio entrano Fabrizio Antolini per il ministero del Lavoro, Fiorella Lunardon indicata insieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Giovanni Bocchieri sempre per la stessa Conferenza, e Sandra D’Agostino, rappresentante dei ricercatori e tecnologi dell’Inapp. Le nomine sono state confermate con un decreto firmato dalla ministra Calderone, che ha sottolineato l’importanza di garantire “continuità e competenza” alla guida dell’istituto.

Fonti del ministero spiegano che la scelta dei membri mira a creare una governance equilibrata, che rappresenti tutte le anime istituzionali coinvolte nelle politiche pubbliche. Il mandato quadriennale, si legge nella nota, punta a rafforzare il ruolo dell’Inapp come “strumento di analisi e supporto alle decisioni” su lavoro, formazione e inclusione sociale.

Forlani confermato: esperienza che conta

Per Natale Forlani, questa è una conferma. Era stato nominato presidente dell’Inapp nell’aprile 2024, subentrando in un momento delicato per il settore. Nato nel 1951 a Milano, Forlani è uno dei maggiori esperti italiani di relazioni industriali, mercato del lavoro e organizzazione del lavoro. È noto soprattutto per il “Libro bianco sul lavoro”, scritto con Marco Biagi nei primi anni Duemila, un testo che ha segnato una svolta nel dibattito sulle riforme del mercato del lavoro.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di primo piano: è stato segretario confederale nazionale della Cisl, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro spa, direttore generale della Direzione Immigrazione e Politiche di Integrazione al ministero del Lavoro e membro del collegio dei sindaci dell’Inps. “L’Inapp – ha detto Forlani in un’intervista a alanews.it – deve rimanere un punto di riferimento per valutare le politiche pubbliche e per tenere vivo il dialogo tra istituzioni, parti sociali e territori”.

Le sfide che attendono l’Inapp

Il rinnovo dei vertici arriva in un momento in cui il ruolo dell’Inapp è più importante che mai. L’istituto, con sede in via Vittorio Veneto a Roma, deve fornire analisi indipendenti su temi come la formazione professionale, le politiche attive per l’occupazione e l’inserimento dei migranti nel mercato del lavoro. Solo nell’ultimo anno, secondo i dati dell’ente, sono stati prodotti oltre 70 rapporti tecnici consegnati a Parlamento e governo.

“Forniamo strumenti concreti per capire se le misure funzionano”, ha ricordato Forlani. “In un mondo che cambia in fretta serve saper ascoltare e aggiornarsi continuamente”. Sul tavolo restano questioni aperte come la riforma degli ammortizzatori sociali, il monitoraggio del Pnrr e le nuove sfide legate all’intelligenza artificiale nel lavoro.

Reazioni positive e il futuro dell’istituto

La conferma del nuovo consiglio ha raccolto il consenso delle principali sigle sindacali. “Avere persone con esperienza è una garanzia”, ha commentato un dirigente della Cisl. Anche dalla Conferenza delle Regioni è arrivato un apprezzamento: “La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per affrontare i cambiamenti in corso”, ha detto Giovanni Bocchieri.

Nei prossimi mesi, il consiglio dovrà mettere a punto le priorità e rafforzare il rapporto con i territori. L’obiettivo è chiaro: far diventare l’Inapp uno strumento sempre più utile alle politiche pubbliche, capace di trasformare dati e analisi in proposte concrete. Come spesso succede, la partita si giocherà anche sulla capacità di ascoltare davvero ciò che serve al Paese.