Bologna, 4 novembre 2025 – Si è presentato di sua spontanea volontà ieri sera, lunedì 3 novembre, al comando della polizia locale di Bologna il giovane di 29 anni che, nel primo pomeriggio di domenica, avrebbe travolto e ucciso Ettore Pausini, 78 anni, zio della cantante Laura Pausini. L’incidente è avvenuto poco dopo le 13.20 lungo gli Stradelli Guelfi, una delle strade più trafficate nella periferia est della città. Dopo alcune ore di indagini serrate, il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità.
L’incidente: cosa è successo davvero
Secondo la ricostruzione della polizia locale, Ettore Pausini stava pedalando verso il centro, come faceva spesso nelle sue uscite della domenica. In quel momento, una Opel Astra che arrivava dalla direzione opposta lo ha travolto in pieno, lanciando la bici a diversi metri di distanza. Il conducente non si è fermato: ha proseguito la corsa, abbandonando l’uomo a terra. I soccorsi sono arrivati in fretta, con l’intervento anche di un elicottero del 118, ma per Pausini non c’è stato nulla da fare. Le ferite erano troppo gravi.
La mattina dopo gli agenti hanno trovato l’auto abbandonata a circa due chilometri dal luogo dell’incidente, in una strada laterale poco frequentata. La vettura aveva danni evidenti sulla parte anteriore. Da lì la polizia è risalita al proprietario, che però ha negato di essere stato alla guida. Solo dopo ore di verifiche e interrogatori, il 29enne si è presentato spontaneamente in caserma.
Chi era Ettore Pausini: un punto di riferimento nel quartiere
Ettore Pausini era una figura ben conosciuta a Bologna. Barbiere storico di Piazza Azzarita, ha gestito il suo negozio per decenni, a pochi passi dal Paladozza. Chi lo frequentava lo ricorda come una persona gentile, riservata, ma sempre pronta a scambiare due parole con clienti e vicini. “Lo conoscevo da quattordici anni – racconta una barista del quartiere – era un amico vero. Un uomo di cultura, sensibile. Una presenza costante in piazza”.
Appassionato di ciclismo, Pausini era solito fare lunghe pedalate soprattutto nel weekend. Domenica, secondo i familiari, aveva deciso di uscire per una passeggiata in bici approfittando della giornata mite. Probabilmente stava tornando a casa quando è stato travolto.
Il quartiere in lutto: il cordoglio di amici e vicini
La notizia della morte di Ettore Pausini si è diffusa rapidamente tra i residenti e i negozianti della zona. Molti hanno lasciato messaggi e fiori davanti alla saracinesca chiusa della sua bottega. “Era una pietra miliare di Piazza Azzarita”, racconta un cliente abituale. “Sempre disponibile con tutti, anche con chi entrava solo per chiedere un’informazione”.
Anche la famiglia Pausini ha scelto il silenzio, evitando dichiarazioni pubbliche nelle ore successive alla tragedia. Laura Pausini, impegnata all’estero per una serie di concerti, sarebbe stata avvisata subito dopo l’incidente.
Indagini in corso e i prossimi passi della giustizia
Il 29enne che si è costituito dovrà rispondere di omicidio stradale e fuga dopo incidente. Gli investigatori stanno verificando se fosse sotto l’effetto di alcol o droghe al momento dell’impatto: sono stati disposti esami tossicologici d’ufficio. La procura di Bologna ha aperto un fascicolo e nelle prossime ore ascolterà anche il proprietario dell’auto per chiarire eventuali responsabilità.
“Abbiamo raccolto diverse testimonianze e acquisito i video delle telecamere lungo gli Stradelli Guelfi”, spiega uno degli agenti impegnati nelle indagini. “Stiamo cercando di ricostruire ogni dettaglio”.
Un quartiere scosso dalla tragedia
Questa mattina in Piazza Azzarita l’atmosfera era carica di tristezza. I negozianti si sono fermati a parlare tra loro davanti ai bar ancora semivuoti. Qualcuno ha ricordato le battute di Ettore, altri hanno abbassato lo sguardo senza trovare le parole. Solo allora si è capito quanto fosse radicata la sua presenza nella vita di tutti i giorni.
La città ora aspetta che la giustizia faccia il suo corso, mentre il ricordo di Ettore Pausini resta vivo in chi lo ha conosciuto davvero.
