Trump lancia l’allerta: fondi a rischio per New York, il messaggio a Cuomo

Trump lancia l'allerta: fondi a rischio per New York, il messaggio a Cuomo

Trump lancia l'allerta: fondi a rischio per New York, il messaggio a Cuomo

Matteo Rigamonti

Novembre 4, 2025

New York, 4 novembre 2025 – Donald Trump è tornato a farsi sentire sulle elezioni a New York, questa volta puntando il dito contro il candidato sindaco Zohran Mamdani. Ieri sera, con un post su Truth Social, il suo social network, ha etichettato Mamdani come “comunista” e ha lanciato un allarme: una sua vittoria sarebbe un “completo e totale disastro” per la città. Secondo l’ex presidente, con Mamdani alla guida, New York “non avrebbe nessuna possibilità di successo”.

Trump non le manda a dire: “Con Mamdani, zero chance”

Nel suo messaggio, Trump non ha usato giri di parole. Ha detto chiaramente che se Mamdani dovesse vincere, “probabilmente non darò più di quel minimo indispensabile in fondi federali”. Un avvertimento che suona come una minaccia politica, ma anche come un monito per i repubblicani e gli indecisi. Ha aggiunto: “Votare per il repubblicano Curtis Sliwa significa votare per Mamdani. Che vi piaccia o no Cuomo, non avete altra scelta. Dovete votare per lui e sperare che faccia un buon lavoro. Cuomo può farlo, Mamdani no”.

Le sue parole arrivano a poche ore dall’apertura dei seggi per le elezioni comunali. In città si respira un’aria tesa. Le strade di Manhattan e Brooklyn sono tappezzate di manifesti elettorali, mentre i comitati dei candidati lavorano senza sosta. I sondaggi pubblicati ieri dal New York Times mostrano una corsa ancora aperta, con Andrew Cuomo leggermente avanti su Mamdani e Sliwa.

Trump spinge su Cuomo per fermare la sinistra

Negli ultimi mesi, Trump aveva mantenuto un profilo più defilato sulle questioni di New York. Ma ora è tornato a farsi sentire, schierandosi in modo netto contro la sinistra del Partito Democratico. L’appello a votare per Andrew Cuomo, ex governatore dello Stato, è chiaro: “Dovete votare per lui e sperare che faccia un buon lavoro”, ha scritto, lasciando intendere che Cuomo è l’unica alternativa seria a Mamdani.

Fonti vicine al comitato repubblicano raccontano che questa mossa è stata concordata con alcuni esponenti moderati del partito. L’obiettivo è evitare di dividere i voti e favorire Mamdani. “Trump vuole impedire che New York finisca nelle mani della sinistra radicale”, spiega un consigliere della campagna repubblicana.

Reazioni e tensione in città

Le parole di Trump hanno subito acceso il dibattito. Nel quartiere di Astoria, dove Mamdani gode di grande sostegno per le sue battaglie sociali, alcuni suoi fan hanno definito l’intervento dell’ex presidente “un disperato tentativo di condizionare il voto”. Al contrario, tra i commercianti della Fifth Avenue, c’è chi teme davvero un cambio drastico alla guida della città. “Non possiamo permetterci altri esperimenti”, confida un ristoratore italiano, preoccupato per tasse e sicurezza.

Cuomo, invece, ha scelto la prudenza. In un breve incontro con i giornalisti davanti al suo quartier generale sulla 57esima strada, ha dichiarato: “Io penso solo a lavorare per New York. Gli endorsement non cambiano il mio impegno”. Nessun commento diretto alle parole di Trump.

Fondi federali e incognita voto

Il nodo dei fondi federali resta centrale in questa campagna. New York dipende molto dai soldi che arrivano da Washington per trasporti, sicurezza e servizi sociali. La minaccia, anche solo a parole, di tagli agli aiuti preoccupa gli amministratori locali. Secondo il bilancio comunale 2024, la città riceve ogni anno circa 7 miliardi di dollari dal governo federale.

Interpellato ieri sera nel suo comitato a Jackson Heights, Mamdani ha risposto con fermezza: “Non mi lascio intimidire da chi usa i fondi pubblici come arma politica. New York merita rispetto e autonomia”. Le sue parole hanno raccolto applausi tra i volontari.

Il voto si avvicina: una città divisa

A poche ore dal voto, la partita resta aperta. I seggi apriranno alle 6 del mattino e chiuderanno alle 21. La polizia municipale prevede lunghe code soprattutto nei quartieri centrali. Gli osservatori internazionali sono già arrivati in città per seguire il voto.

In questa vigilia carica di tensione, New York si prepara a scegliere il suo prossimo sindaco tra Cuomo, Mamdani e Sliwa. Sullo sfondo, restano le parole di Trump e l’incognita dei fondi federali: due fattori che potrebbero pesare – forse più del previsto – sull’esito delle urne.