Los Angeles, 5 novembre 2025 – Un’analisi delle immagini storiche dell’Osservatorio di Palomar in California ha messo in luce un possibile legame tra i test nucleari e la comparsa nel cielo di strani oggetti transitori, fenomeni che spesso si accompagnano a un aumento degli avvistamenti di Uap (fenomeni aerei non identificati, un tempo chiamati Ufo). La ricerca, pubblicata su Scientific Reports nell’ambito del progetto Vasco, porta un po’ di chiarezza su una correlazione sospettata da tempo, ma mai dimostrata con dati scientifici.
Test nucleari e oggetti misteriosi: cosa dicono i numeri di Palomar
Il progetto Vasco (Vanishing and Appearing Sources during a Century of Observations) ha passato al setaccio oltre 2.700 giorni di osservazioni astronomiche, concentrandosi su quegli oggetti che spuntano e spariscono all’improvviso nelle vecchie fotografie. Sono punti luminosi, simili a stelle, che compaiono in una foto e non ci sono più nella successiva. Secondo gli autori dello studio, questi fenomeni si sono registrati tra il 1949 e il 1957, proprio gli anni in cui negli Stati Uniti si eseguivano molti test nucleari in superficie.
Incrociando le date dei fenomeni transitori con quelle dei test nucleari e con le segnalazioni di Uap, i ricercatori hanno trovato qualcosa di interessante. “Abbiamo visto che la probabilità di osservare questi oggetti cresceva del 45% entro un giorno dai test nucleari”, ha detto uno dei membri del team. Un dato che suggerisce una correlazione significativa, dicono gli studiosi.
Cosa sono quegli oggetti? Tra ipotesi scientifiche e misteri aperti
La vera natura di questi oggetti transitori resta però un’incognita. Le ipotesi vanno dai piccoli pezzi di asteroidi, ai difetti nelle lastre fotografiche, fino alla possibilità che siano davvero Uap. “Non possiamo escludere nessuna delle opzioni”, ha spiegato uno degli autori principali, sottolineando che questa ricerca porta per la prima volta dati concreti in un dibattito finora dominato da racconti e leggende.
Da decenni, infatti, si parla di un legame tra l’aumento degli avvistamenti di Ufo e i test nucleari, ma nessuno studio scientifico, passato al vaglio dei pari, aveva mai affrontato la questione con un’analisi così dettagliata. Solo ora, grazie alla digitalizzazione degli archivi e a metodi statistici più raffinati, è stato possibile mettere a fuoco una coincidenza temporale tra i due fenomeni.
Uap in aumento durante i test: le reazioni degli esperti
Oltre all’incremento degli oggetti transitori, lo studio ha rilevato che anche le segnalazioni di Uap aumentavano leggermente nei giorni dei test nucleari. “Non si tratta di un salto enorme, ma il dato c’è”, ha spiegato un altro ricercatore del progetto Vasco. Gli scienziati però invitano a non saltare a conclusioni affrettate: “Serve molta cautela nel leggere questi risultati. Una correlazione non significa per forza che ci sia un rapporto di causa ed effetto”.
La comunità scientifica ha accolto lo studio con interesse, ma anche con una buona dose di scetticismo. Alcuni astrofisici ricordano che i fenomeni transitori potrebbero avere spiegazioni naturali o tecniche ancora da scoprire. Altri mettono in dubbio che l’attenzione mediatica sui test nucleari possa aver influenzato il numero di segnalazioni di Uap da parte della gente.
Prossimi passi: più dati e nuovi archivi da esplorare
Il progetto Vasco continuerà nei mesi a venire, analizzando altri archivi astronomici, sia vecchi che nuovi. L’obiettivo è chiaro: capire cosa sono davvero questi fenomeni transitori e se c’è davvero un legame diretto con attività umane ad alta energia, come i test nucleari. “Solo con più dati e tecniche migliori potremo arrivare a risposte più solide”, ha concluso uno degli autori.
Per ora, questa ricerca apre una nuova strada nel complicato intreccio tra scienza, tecnologia e mistero che da anni accompagna il fenomeno degli Uap. E lascia una domanda aperta: quanto conosciamo davvero di ciò che si muove sopra le nostre teste?
