Borsa asiatica in calo: il settore hi-tech trascina giù Tokyo e Seul

Borsa asiatica in calo: il settore hi-tech trascina giù Tokyo e Seul

Borsa asiatica in calo: il settore hi-tech trascina giù Tokyo e Seul

Giada Liguori

Novembre 5, 2025

Tokyo, 5 novembre 2025 – I mercati asiatici e quelli dell’area Pacifico chiudono la giornata in rosso, dopo la forte ondata di vendite di ieri a Wall Street. A farne le spese soprattutto il settore hi-tech e tutto ciò che ruota intorno all’Intelligenza artificiale. Il timore che si stia formando una “bolla” tecnologica ha schiacciato in particolare le borse di Tokyo e Seul. Il Nikkei ha lasciato sul campo un netto 2,5%, mentre il Kospi sudcoreano ha ceduto addirittura il 2,8%.

Tokyo e Seul in rosso dopo la frenata di Wall Street

I mercati asiatici sono partiti con prudenza, dopo la brusca frenata registrata dagli indici americani durante la notte. Gli investitori, preoccupati dalla crescita veloce dei titoli legati all’Intelligenza artificiale, hanno preferito incassare i guadagni. “Il rischio di una sopravvalutazione è reale, soprattutto per alcune società che hanno corso troppo negli ultimi mesi”, ha spiegato un analista di Nomura a margine della chiusura. A Tokyo si è respirato un clima teso fin dall’apertura: il Nikkei è rimasto in calo per tutta la seduta, chiudendo intorno ai 32.100 punti con un calo del 2,5%. Situazione simile a Seul, dove il Kospi ha sofferto soprattutto per le vendite su giganti tecnologici come Samsung Electronics e SK Hynix.

Hong Kong e Sidney frenano le perdite

Le altre piazze asiatiche hanno limitato i danni. A Hong Kong l’Hang Seng ha perso lo 0,2%, mentre a Sidney l’S&P/ASX 200 ha segnato solo un -0,1%. Gli operatori spiegano che la minore esposizione ai titoli dell’Intelligenza artificiale ha aiutato a contenere le perdite. “Il mercato australiano è più variegato, con un peso importante dato al settore minerario e bancario”, ha ricordato un gestore di fondi di Melbourne. Nonostante tutto, la prudenza resta alta: molti investitori aspettano segnali più chiari dall’economia mondiale prima di tornare a puntare con forza sui titoli tech.

Borse cinesi vanno controcorrente

A sorpresa, le borse cinesi hanno chiuso in leggero rialzo, in controtendenza rispetto al resto della regione. Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3%, spinto da acquisti mirati su titoli industriali e finanziari. Secondo gli operatori locali, la domanda interna e le recenti misure di stimolo varate da Pechino stanno dando una mano a rassicurare gli investitori. “C’è fiducia nella capacità del governo di sostenere la crescita”, ha detto un trader di Shanghai nel pomeriggio. Però, l’atmosfera resta incerta: molti temono che la volatilità possa tornare a salire nelle settimane a venire.

Futures europei aprono in calo

Ora l’attenzione si sposta sull’avvio delle Borse europee. I futures dei principali indici – Dax, Cac 40 e Ftse Mib – indicano un’apertura in lieve ribasso. Gli esperti avvertono che il nervosismo sui mercati globali potrebbe contagiare anche le piazze europee, soprattutto se arriveranno nuovi segnali di debolezza dal settore tecnologico. “La volatilità resta alta e gli investitori preferiscono andare cauti”, ha commentato un broker a Londra poco dopo le 7 italiane.

Il rischio di una nuova bolla tecnologica pesa sui mercati

Il nodo resta il timore di una nuova “bolla” nell’Intelligenza artificiale. Dopo mesi di crescita sostenuta, molti temono che i prezzi dei titoli abbiano superato di gran lunga i valori reali delle aziende. “Non è la prima volta che vediamo correzioni improvvise su azioni molto amate dagli investitori”, ha ricordato un economista di Singapore. Solo nei prossimi giorni capiremo se si tratta di una pausa o dell’inizio di una fase più difficile per i mercati globali.

Con gli occhi puntati su Stati Uniti e Cina, gli operatori aspettano anche le mosse delle banche centrali e i dati economici in arrivo questa settimana. Per ora, la parola d’ordine nel mercato Asia-Pacifico è prudenza.