Carbonia, 5 novembre 2025 – Le memorie di una città nata tra le miniere tornano a prendere vita questa settimana sulla facciata del Cine Teatro Centrale di Carbonia. Sabato 8 novembre, alle 18, si accende Mnemotheque, un’installazione multimediale pensata dal regista e compositore torinese Giorgio Ferrero per il Carbonia Film Festival. Un progetto che, come spiega lo stesso autore, “mette in contatto il presente con il mondo dei ricordi”, trasformando la piazza principale in un luogo di riflessione condivisa.
Immagini d’archivio e suoni dal vivo: un viaggio nella storia
L’installazione sarà visibile ogni sera fino al 9 novembre. Nasce da una selezione di filmati di famiglia conservati nell’archivio della Società Umanitaria di Carbonia. Ferrero, noto per le sue sperimentazioni tra cinema e arti visive, ha scelto e montato pellicole su nastro magnetico che vanno dal dopoguerra agli anni Novanta. “Ho trovato materiale spontaneo, autentico, che racconta la storia e l’intelligenza di questa città”, ha detto il regista durante la presentazione. Il risultato è un percorso immersivo di circa dieci minuti in cui chi guarda si riflette nelle vite altrui e riscopre le proprie radici.
Musica dal vivo: un ponte tra passato e presente
A rendere speciale l’evento ci sarà anche la colonna sonora originale, composta ed eseguita live dallo stesso Ferrero durante l’inaugurazione. La musica fonde suoni elettronici con chitarre baritone e clarinetti, richiamando le atmosfere delle vecchie pellicole ma con un tocco moderno. “Volevo che il pubblico si immergesse in questo spazio sospeso tra memoria storica e digitale”, ha raccontato l’autore. Chi ha già assistito alle prove parla di un racconto che scivola tra luci, immagini e suoni, senza pause.
La memoria come scrigno da aprire insieme
Mnemotheque non è solo uno spettacolo per gli occhi e le orecchie. È soprattutto un invito a pensare al valore della memoria collettiva e personale. “Entrare in questa esperienza significa aprire un vero scrigno che conserva conoscenze e modi di esprimersi umani”, spiega Ferrero. L’opera usa le tecnologie di oggi per restituire al pubblico non solo immagini del passato, ma anche domande sul futuro: cosa resta delle nostre storie quando le condividiamo? E come cambia il senso della memoria nell’era digitale?
Carbonia Film Festival: cinema, musica e incontri fino al 9 novembre
L’evento fa parte del programma del Carbonia Film Festival, che fino a domenica 9 novembre offre proiezioni, installazioni, musica dal vivo e momenti di formazione. La presenza di Ferrero – già premiato in diversi festival internazionali – è uno dei punti di forza dell’edizione 2025. Il regista incontrerà il pubblico dopo la performance di apertura, rispondendo alle domande e raccontando come ha dato vita a Mnemotheque.
Una storia che parla a tutti
“Guardando l’archivio – ricorda Ferrero – ho trovato un pezzo di storia locale che però parla anche al mondo di oggi e, forse, a quello di domani”. Le immagini scorrono sulla facciata del teatro mentre la piazza si riempie di spettatori: qualcuno riconosce volti familiari, altri si lasciano guidare dalle suggestioni sonore. In quel momento, la memoria di ciascuno si intreccia con quella di tutti, restituendo a Carbonia un pezzo della sua anima.
L’appuntamento è per sabato sera, davanti al Cine Teatro Centrale. Un’occasione per farsi attraversare da storie vecchie e nuove, in un dialogo silenzioso tra passato e presente che, almeno per una notte, è di tutti.
